Quando per la prima volta lessi questa notizia, lo ammetto, ho avuto paura.
Perché a King ci tengo. Perché un sacco di volte l’ho visto brutalizzato al cinema, in televisione, per non avere il terrore di quello che ci sarebbe aspettato adesso.
Ma dall’altra parte c’era un nome che dava fiducia. Spielberg, e dove c’è il buon Steve non può essere una chiavica.
No?
E invece sì. Purtroppo.
Tredici episodi, una seconda serie già annunciata e la prospettiva che il delirio non sia ancora finito da fare da sottofondo.
Perché se i primi episodi ho cercato di guardarli con la maggiore apertura mentale possibile, uno dopo l’altro mi hanno fatto precipitare in un vortice di assurdità, buchi logici e stupidaggini come se piovessero.
Ma andiamo con ordine…
Insomma, buone prospettive per il futuro.
Ma se King, nel suo romanzo, riesce quasi perfettamente a giostrare decine di personaggi diversi, qui la cosa assume i connotati di un brutto sogno.
Perché dovunque si guardi (e credetemi, ho guardato bene) si vedono personaggi fare cose improbabili, eventi che avvengono senza un palese motivo (e non ditemi che è sospensione dell’incredulità, non voglio nemmeno sentirla quella parola) e situazioni al limite del ridicolo.
Cioè, se proprio si vuole deviare dalla trama originale, fatelo bene. In quel caso nessuno avrebbe avuto da ridire, tutti sarebbero stati contenti e chissenefrega.
Ma no, andiamo e buttiamo tutto nel cesso. Magari tiriamo anche l’acqua, così si mescola tutto bene bene, e vediamo cosa viene fuori.
Cattivi che non sembrano cattivi, buoni che fanno cose assurde, comportamenti da isolamento forzato che appaiono un paio di giorni dopo la discesa della cupola. E non parliamo dell’acqua, che dopo sette giorni è già finita. :O
Ma perché doversi far del male? Elencare le incongruenze sarebbe solo un enorme lista senza valore. Resta il fatto che neppure il finale di stagione, dove si assiste alla più enorme improvvisazione della storia della televisione (perché dopo aver detto per dieci episodi che “le stelle rosa stanno cadendo”, le stelle rosa indovinate che fanno? Ebbene sì, salgono…), riesce a salvare dalla mediocrità una serie che vacilla sotto i suoi stessi colpi.
Ma non dovevano cadere? O_o
Ho il sospetto che i due Steve’ dovranno fare molto di meglio se vorranno farmi cambiare idea. Il binario è parecchio dissestato, il treno lanciato a velocità folle contro un muro di cemento.
Vedremo se deraglia prima o arriva direttamente a schiantarsi.
E ora, visto che alla paura non c’è limite, vediamo anche di assegnare un bel premio alla cinquina di personaggi più inutili di tutta la storia.
L’ultima posizione è la sua, visto che fa quello che dovrebbe fare un cattivo che si rispetti: spara e uccide. Peccato che lo faccia senza senso e senza alcuna logica.
Povero lui, cattivo e incompreso.
E già, con un nome così…
Lui, salvatore della patria, degli indifesi e delle donne solitarie. Uccide il marito della bella e poi se la porta a letto. Cerca di salvare il salvabile ma finisce sempre a prendere pugni in faccia. Ah, e si fa odiare da Big Jim perché sì.
Ma Barbie e Big Jim non erano sposati?
La ragazzina che non centra una mazza, finita in quel buco di paese per sbaglio solo per scoprire che la cupola l’aveva prescelta… anche voi non ci capite nulla, vero?
Be’, dalla sua ha che è una ragazzina, ma la scusante non dura in eterno, eh…
Il figlio pazzo, che poi non è pazzo e alla fine è pazzo di nuovo. Non si capisce bene cosa voglia, salta da un palo all’altro, come una bandiera sbattuta dal vento, e pretende anche che la gente lo ascolti.
Prenditi un cane, ti divertiresti di più.
Palma d’oro alla gente di Chester’s Mill. Si bevono qualsiasi cosa, esplodono come cani rabbiosi dopo appena sei giorni di isolamento, sembrano una massa di stupidi che hanno perso la capacità di ragionare e si fiondano in chiesa a pregare per la fine del mondo, ovviamente dopo aver sfanculato il povero prete per aver fatto la stessa cosa il giorno della discesa della cupola.
Andate avanti così ragazzi, siete la colonna portante di un castello di carte pronto a crollare al primo alito di vento.