Under the dome - Stagione 1

Creato il 15 novembre 2013 da Misterjamesford
 
Produzione: CBSOrigine: USAAnno: 2013
Episodi: 13



La trama (con parole mie): a Chester's Mill, una piccola cittadina della provincia americana, la vita scorre tranquilla fino a quando una misteriosa cupola invisibile, invalicabile ed apparentemente indistruttibile, cala sulla città isolandola dal resto del mondo, intrappolando al suo interno gli abitanti, di colpo messi di fronte all'idea di una lunga lotta per la sopravvivenza pronta a far uscire allo scoperto segreti e lati oscuri di ognuno di loro.Il consigliere Big Jim Rennie, da tempo a capo della comunità, si ritroverà a fronteggiare i suoi insospettabili soci nonchè la resistenza della giornalista Julia Shumway e dell'ex militare Dale "Barbie" Barbara, pronti a lottare affinchè le sue menzogne ed i suoi atti criminali vengano rivelati alla luce del sole.Nel frattempo un gruppo di ragazzi unito da uno strano legame con la cupola cercherà di scoprire il segreto che si cela dietro la misteriosa struttura.

In un periodo del piccolo schermo teso tra l'inizio della nuova stagione di Homeland e la fine di Breaking bad - che non vedo l'ora passi sugli schermi di casa Ford -, una visione più leggera, votata all'intrattenimento senza se e senza ma riesce sempre ad essere utile per rilassare cuore e cervello e prepararlo a nuove e particolarmente intense emozioni: è il caso di Under the dome, proposta CBS nata da un lavoro di Stephen King prodotta da Steven Spielberg e realizzata da molti dei grossi nomi che resero mitico Lost - in particolare, Brian K. Vaughan e Jack Bender -.Ibrido tra il drama ed il fantasy con la consueta impronta da cospirazione ed i segreti nascosti sotto la patina del buon vicinato tipica di King, Under the dome non inventa o aggiunge nulla al panorama delle serie tv di genere e non, eppure riesce - pur con alcuni passaggi decisamente poco convincenti dal punto di vista della scrittura - ad accompagnare lo spettatore dal primo all'ultimo episodio senza strafare, ricordando le atmosfere di titoli di nicchia ma ugualmente interessanti come 4400 e pezzi d'antiquariato come L'ombra dello scorpione, sempre ispirata ad un noto lavoro del re dell'horror letterario.In particolare, l'idea più interessante è quella di non risparmiare ombre a nessuno dei protagonisti, e di opporre un charachter assolutamente negativo che ricorda, in un certo senso, il Ben Linus di Lost, ad un "eroe per forza" dal curioso soprannome - "Barbie" è già a suo modo mitico -, di bella presenza e dal fare decisamente spaccaculi, una sorta di incrocio tra i vecchi Jack e Sawyer.I difetti, comunque, non mancano, e senza dubbio il prodotto presta il fianco a numerose critiche: il fatto è che, a mio parere, prodotti di questo tipo non andrebbero presi troppo sul serio, e si dovrebbero godere come una serata fuori con gli amici o un weekend in grado di spezzare il ritmo lavorativo normale, una sorta di equivalente delle tamarrate cinematografiche sempre pronte a correre in aiuto per far prendere aria al cervello tra un film d'autore e l'altro: le vicende degli abitanti di Chester's Mill confinati sotto la misteriosa cupola, dunque, andrebbero vissute senza troppe pretese, magari immaginando quello che accadrebbe se la nostra comunità, vicini graditi e non compresi, si trovasse nella stessa situazione a fare fronte ad un destino ignoto in grado di portare una buona parte degli imprigionati a tirare fuori il peggio, sia lo stesso peggio rappresentato dall'approccio giustizialista a quello religioso, quello mosso dalla legge del più forte e quello, al contrario, votato all'approfittarsi del prossimo senza necessariamente dover colpo ferire.La conferma del titolo ed il finale aperto di stagione aprono ora nuovi interrogativi pronti a consolidare lo status di rivali di Rennie e Barbie, nella speranza che la seconda annata possa dare più spazio agli elementi di maggior interesse - il ben poco equilibrato figlio di Big Jim, decisamente più affascinante degli eventuali alieni, il ruolo da "marionetta" di Linda - e lasciare in secondo piano l'inserimento di elementi da "troppo che stroppia" poco utili perfino all'intrattenimento senza se e senza ma - il personaggio di Maxine ed il suo "fight club" -: se così fosse, ci troveremmo di fronte ad un ottimo riempitivo in grado di non far temere quei tempi morti che intercorrono inevitabilmente tra una grande visione ed un'altra.
MrFord
"Pain, your every stamp
when you fault enough to wanna die
when you cry
you will find
falling stars drain every night
falling stars drain every night
falling stars drain."Serj Tankjan - "Falling stars" - 

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :