Underground 2: Ponti e dintorni

Creato il 26 agosto 2013 da Bourbaki @bourbakis
 Me ne ero finalmente andato via dopo tutte quelle firme e quelle facce da “non sono contento”… P mi aveva sorriso, io l’avevo salutata e per fortuna non avrei più rivisto tutti quegli studenti. Mi rodevano quelle lamentele. Non ero capace a lasciarmele scivolare via di dosso. Nella mia testa si inchiodavano a tutti gli altri pensieri e tutte le mie rotelle si mettevano al comune servizio di non far altro che pensarci su.Per fortuna squillò il telefono. E per fortuna era Fra’. Il vantaggio del giorno sulla notte. E’ proprio questo, che alla luce del sole si è un po’ meno abbandonati a se stessi, finché almeno si può stare attaccati a un cellulare come fosse un salvagente. - Ciao Danì come stai?- Bene, tu?I nostri soliti convenevoli.- Senti ho bisogno di parlarti. Ma non adesso. Devo andare a lezione. Oggi pomeriggio ci sei?- Sì, quando vuoi. Ma per cosa?- C’è un seminario di Ricky a matematica. Ci vediamo lì alle quattro? Puoi? Ricky era Ricky per via del suo cognome.- Sì perfetto. Dissi al volo sforzandomi di ricordare se avevo qualche appuntamento, qualche riunione fissata il pomeriggio; ma mi sembrava di no.- Magnifico!- Ma per che cos’è?- Ponti e dintorni.- Ponti e dintorni? Chiesi con la voce di uno che non riusciva ad avere un barlume di idea di cosa si stesse parlando.- Ponti e dintorni. Poi ti spiego. Sono di corsa, perdo l’autobus. Ci vediamo dopo.
Autobus. Io intanto prendevo la metro e me ne tornavo al mio dipartimento. E magari prima passavo anche a mangiare qualcosa. La solita, in fretta e in piedi.

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