Per finanziare lo sviluppo di Underworld Ascendant, a febbraio il team indipendente di OtherSide Entertainment si è rivolto all’ampia comunità di Kickstarter.
Underworld Ascendant non è altro che il tentativo di realizzare un seguito spirituale di Ultima Underworld, storica serie videoludica dei primi anni ’90. La risposta dei fan è stata più che positiva, con oltre 860mila dollari ricevuti da parte di quasi 14mila backers, com’è possibile vedere su Kickstarter. Dopo aver concluso con successo la campagna di crowdfunding, i programmatori si sono messi al lavoro per poter completare lo sviluppo del gioco in linea con i tempi promessi, a fine 2016. Le promesse sono altisonanti, ma Underworld Ascendant ha tutte le carte in regola per rivelarsi un grande videogioco.
OtherSide Entertainment è infatti un team composto da veterani dell’industria che hanno contribuito alla realizzazione di videogames come Deus Ex, Neverwinter Nights, Dungeons & Dragons Online, BioShock, Dishonored e Uncharted, ma non solo. Al suo interno risiedono anche ex-programmatori di Looking Glass Studios, tra cui il fondatore Paul Neurath. Ma soltanto in pochi conoscono le controverse vicende di un team di sviluppo importantissimo per la storia dei videogiochi.
La storia di Looking Glass Studios e Ultima Underworld
La saga di Underworld è stata creata dalla sapiente regia di Looking Glass Studios. Software house americana nata nel 1990 dalla fusione tra Blue Sky Productions e Lerner Research e specializzata in giochi per computer, Looking Glass ha realizzato pietre miliari quali System Shock, System Shock 2, Terra Nova, Thief: The Dark Project, Thief II: The Metal Age e naturalmente i due Ultima Underworld.
Pubblicato nel 1992 sotto l’ala protettiva di Origin Systems, Ultima Underworld: The Stygian Abyss ha rivoluzionato la concezione dei videogiochi di ruolo con l’introduzione della prima persona, garantendo un’immersività e una profondità mai sperimentate all’epoca. Il gioco è ambientato nello stesso universo fantasy della saga Ultima di Richard Garriott, ponendosi come uno spin-off della serie principale, in cui il protagonista veste i panni dell’Avatar e deve avventurarsi in un mondo sotterraneo per salvare la figlia rapita del barone, come nel più classico dei topoi fantasy.
Il titolo all’uscita ottenne un enorme successo di critica: The Stygian Abyss è stato infatti il primo GdR a riprodurre uno scenario interamente tridimensionale e ha introdotto numerose innovazioni tecnologiche, come la possibilità del giocatore di guardare in alto e in basso. A dispetto della sua forte carica innovativa, però, il gioco fu oscurato dalla release poco precedente di Wolfenstein 3D, primo sparatutto che pose le fondamenta del genere. Come dichiarato anni più tardi da Marc LeBlanc (ex-programmatore Looking Glass) al sito inglese Rock, Paper, Shotgun: “Ultima Underworld era un tentacolare RPG ambientanto in un mondo aperto e persistente, Wolfenstein 3D era un gioco dove correvi in giro con una pistola”. Un minimo di astio è evidente nelle parole di LeBlanc: Ultima Underworld è stato un capolavoro passato ingiustamente in sordina.
Sviluppato in appena nove mesi, il sequel Labyrinth of Worlds giunse sugli scaffali nel 1993 e continuò sulla linea tracciata dal predecessore migliorandolo. Più in generale, entrambi gli Ultima Underworld si sono distinti per la progressione non lineare e il gameplay complesso e sfaccettato, oltre che per la peculiare ambientazione. Insieme Ultima Underworld I e II hanno venduto oltre mezzo milione di copie, cifra di tutto rispetto per il mercato dell’epoca.
Dopo l’uscita di Labyrinth of Worlds la compagnia decise di aver creato “troppi giochi fantasy ambientati sottoterra” e iniziò a considerare l’idea di un progetto con una filosofia simile ma un setting originale. Nel 1994 vide la luce System Shock, sparatutto che si sarebbe rivelato un altro grande titolo ma le cui vendite si fermarono sotto le aspettative, facendo il paio col fallimento commerciale di Terra Nova due anni più tardi.
Altro brillante colpo di genio targato Looking Glass è legato alla serie Thief, il cui primo capitolo uscito nel 1998, The Dark Project, ha letteralmente inventato il genere stealth (ovvero il gioco furtivo, in cui l’utente deve sfruttare le ombre a proprio vantaggio per nascondersi e passare inosservato). Tuttavia The Metal Age, seguito che poneva l’accento sull’ambientazione steampunk, si sarebbe rivelato l’ultimo gioco Looking Glass: ormai la situazione finanziaria era infatti compromessa.
Lo studio americano ha chiuso i battenti nel 2000 ma, ben lungi dall’essere dimenticato, la sua eredità ha continuato a vivere. Portatrice di soluzioni coraggiose e all’avanguardia per l’industria degli anni ’90, Looking Glass ha fortemente influenzato lo sviluppo dei videogames della decade successiva, in particolare quelli in prima persona, siano essi sparattuto, giochi di ruolo o stealth game. Dalle ceneri di Looking Glass Studios sono sorte software house come Ion Storm, Irrational Games e Arkane Studios, che nel nuovo millennio hanno tutte prodotto giochi ispirati al gameplay o alle atmosfere di Ultima Underworld.
La promessa di Underworld Ascendant, ventitrè anni dopo
Proprio come il leggendario titolo a cui si ispira, Underworld Ascendant è un GdR singleplayer in prima persona ambientato in un reame fantasy sotterraneo. Il giocatore impersonerà ancora una volta l’Avatar, l’eroe predestinato giunto da un’altra dimensione, e dovrà sopravvivere mentre esplora e cerca di scoprire i segreti dello Stygian Abyss, un vasto continente sotterraneo pieno di oscuri pericoli. Il sistema di crescita dell’Avatar chiederà di scegliere uno fra tre archetipi di base, combattente, ladro e mago, ma da lì in poi il giocatore sarà libero di creare la classe più adatta al proprio stile di gioco personalizzando poteri, abilità e stili di combattimento; ad esempio si potrà creare un mago che può celarsi nelle ombre, o un guerriero capace di evocare alleati spettrali.
La trama avrà un respiro epico anche grazie alla collaborazione con Tracy Hickman, autore di numerosi best-seller fantasy tra cui la saga di Dragonlance, e si concentrerà sulle tre fazioni che abitano lo Stygian Abyss, gli Elfi oscuri, i Nani e gli Shambler. Queste fazioni rivali combattono tra loro per ottenere la supremazia e l’Avatar potrà influenzare l’esito di questo conflitto in modi a volte sottili, altre volte drammatici. A tal proposito, il sistema di reputazione farà sì che se ci alleiamo con un popolo l’altra fazione lo verrà a sapere e potrà rifiutare di darci il suo appoggio o, addirittura, diventare ostile nei nostri confronti.
D’altra parte OtherSide Entertainment non fa mistero di voler creare un mondo reattivo e dinamico, con equilibri in continuo divenire. I programmatori vogliono spingere questa meccanica fino alle estreme conseguenze con l’introduzione del gameplay emergente: con la definizione di gameplay emergente, nei videogames e nei giochi da tavolo, ci si riferisce all’interazione tra elementi e meccaniche di gioco semplici da cui possono scaturire situazioni complesse e anche non previste dagli stessi sviluppatori. Da sempre marchio di fabbrica dei titoli Looking Glass Studios, la simulazione del mondo virtuale tornerà anche in Underworld Ascendant: il gioco, infatti, non è semplicemente composto da una serie di livelli in sequenza, ma è un ambiente virtuale complesso in cui il giocatore può muoversi secondo i propri obiettivi, intenzioni e capacità.
Underworld Ascendant è costruito sull’Improvisation Engine, tecnologia pensata appositamente per stimolare la creatività dei players. Il level design aperto potrà essere sfruttato per compiere azioni non scriptate: l’intenzione è quella di creare un’esperienza libera da vincoli, in cui sperimentare con lo scenario è la chiave per risolvere i problemi. In uno dei video di presentazione, ad esempio, Tim Stellmach (lead designer di Ascendant) mostra come il giocatore possa sfuggire a un gruppo di ragni giganti distruggendo con una magia il ponte da cui è appena passato, sotto il quale si trova un fiume di lava. Tuttavia, dal momento che dall’altra parte del ponte si trova un ricco tesoro, l’Avatar potrà poi chiedere aiuto ai Nani per ricostruirlo.
In fin dei conti nel nuovo progetto di OtherSide Entertainment si nota la palpabile volontà di sperimentare, proponendo soluzioni inedite e inesplorate come ai tempi di Looking Glass Studios, e questa non può che essere una nota positiva. Per seguire da vicino lo sviluppo di Underworld Ascendant è possibile visitare il sito ufficiale.