Parla cosi' in un'intervista al Giornale il sindaco di Verona, Flavio Tosi in merito alla crisi libica e alla partecipazione nelle banche italiane e in particolare in Unicredit.
Se uscissero i libici da Unicredit chi avrebbe la liquidita' per entrare? "Ci sono istituti territoriali come le Fondazioni - dice - che potrebbero giocare un ruolo importante se gli fosse concesso di farlo senza il limite del 5% attuale". (source ADVFN e MF Down Jones Italian ).
Ora il problema si pone con tutto il suo peso, sia economico, che strutturale e giustamente qualcuno come le Fondazioni ricriminano l'impossibilità di concorrere ad una eventuale risoluzione del caso LIBIA-GHEDDAFI. Intanto in giro per il mondo si stringe sempre più la morsa sul regime libico dopo le sanzioni approvate dall'Onu e dall'Ue. Pearson, la casa editrice del Financial Times, ha congelato la quota azionaria della Libyan Investment Authority, il fondo sovrano di Tripoli che possiede il 3,27% delle azioni ordinarie. L'Austria ha deciso di congelare i beni di Gheddafi e anche la Germania ha congelato i beni di uno dei suoi figli. (Rai News 24 ). Purtroppo la situazione libica, nel nostro paese si sta focalizzando sempre di più, condizionando sia la nostra economia che la nostra politica. Una bella grana a due passi dall'Italia.