Nel 1998 è entrata a far parte del gruppo Unicredit. Al suo posto è sorta la Fondazione Cassamarca, ente sostenuto dalla stessa Unicredit che finanzia attività economiche, scientifiche, culturali e ambientali.
***Il Cda della Fondazione Cassamarca si riunira' il 17 gennaio per decidere sulla partecipazioneall'aumento di capitale da 7,5 mld varato da Unicredit. Lo ha confermato a MF-Dowjones una fonte a conoscenza della vicenda.
La fondazione detiene una partecipazione nel capitale sociale dell'istituto di credito di piazza Cordusio pari a circa lo 0,7%.Lo scorso 15 novembre il Consiglio di Indirizzo e il Cda di F.Cassamarca, riunitisi per discutere proprio sulla decisione di Unicredit di effettuare la ricapitalizzazione e di non distribuire un dividendo nel 2012, avevano deliberato all'unanimita' di studiare l'adesione all'aumento.E' probabile che la fondazione non aderisca al 100%, data la situazione economico finanziaria dell'ente definita dal presidente stesso, Dino De Poli, "grave".Tuttavia e' previsto anche un piano B: Bofa-Merrill Lynch (che e' anche global coordinator dell'aumento assieme a Mediobanca) si e' infatti dichiarata disponibile a fornire le risorse necessarie a sottoscrivere l'aumento attraverso un finanziamento regolato da pegno sul pacchetto di azioni Unicredit e da un complesso di opzioni put e call sullo stesso. Lo schema dell'operazione prevede che, se il titolo di Piazza Cordusio dovesse scendere sotto una certa soglia prestabilita, Cassamarca avrebbe il diritto a vendere le azioni alla controparte a un prezzo predefinito. Viceversa, se il titolo salisse oltre una certa soglia, sarebbe la controparte ad avere la possibilita' di acquistare a un prezzo prefissato.***fonte