UNICREDIT...l'A.d.C. sarà reinvestito nel paese..!?!?!?

Da Roxioni
Lo ha dichiarato a Tempi.it il d.g. di Unicredit, Roberto Nicastro, riferendosi all'aumento di capitale da 7,5 mld euro varato dall'istituto di credito di Piazza Cordusio."Per noi questo e' un momento molto importante e di grande discontinuita'. Per Unicredit e' un punto zero. L'aumento di capitale e' fondamentale per gli adempimenti richiesti, come requisiti di capitalizzazione da parte della European Banking Authority, del comitato di Basilea e delle cosiddette regole Sifi, istituzioni d'importanza globale e sistemica. Pensiamo che l'impatto dell'aumento di capitale supportera' l'economia reale, in modo particolare nel nostro paese. Ci attendiamo di poter utilizzare questi quattrini a beneficio del territorio, dei settori industriali e del rilancio del sistema Italia".fonte
Ora daccordo che il clima non è dei migliori, daccordo che questo AdC non lo voleva nemmeno il CDA del Gruppo stesso, daccordo che l'assunzione d'esser stati nominati gruppo bancario determinante per l'ecosistema, daccordo che le imposizioni dell'EBA impongono certe regole.....ma da questo a far credere che questo rifinanziamento sia riferito ad una ridistribuzione nell'economia ITALIA, ce ne vuole. Forse il d.g. Nicastro dimentica la voragine con cui il gruppo si deve confrontare dopo l'ultima trimestrale 2011. Ma a chi la vuol dare a bere!!!! Diciamo piutto stò AdC con lo sconto del 43% rispetto al TERP (prezzo teorico ex diritto di un titolo o prezzo teorico di un’azione dopo lo stacco del diritto di opzione relativo all'aumento di capitale) non piace proprio al mercato e questo crollo sicuramente favorisce soltanto l'eterogenea compagine di garanzia che si trova ad acquisire titoli della ricapitalizzazione a dei prezzi convenientissimi.
Ecco la compagine di garanzia per l'AdC che ha sottoscritto i diritti di opzione non esercitati, fino ad un'importo complessivo di 7,5 miliardi....
***Allianz Se, Carimonte, Fondazione C.R.Modena, Fondazione Crt, Fondazione Monte Bologna e Ravenna e il consigliere Luigi Maramotti, prosegue la nota, si sono impegnati a sottoscrivere - direttamente o indirettamente - azioni ordinarie di nuova emissione per una percentuale pari al 10,68% delle nuove azioni. Inoltre, il socio Fondazione C.R. Verona Vicenza Belluno e Ancona ha deliberato di sottoscrivere nuove azioni per il 3,51% dell'offerta in opzione, utilizzando totalmente mezzi propri, senza vendita di diritti e senza ricorso all'indebitamento.***fonte

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