Magazine

unioni civili, hanno già deciso la Costituzione, i diritti umani e la storia della civiltà. Il Comune può solo applicare o no. La libertà resta

Creato il 18 novembre 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

la gentilezza floreale con cui la Costituzione nemmeno nomina i generi dei coniugi non viene capita a Cremona come in Italia, dove le libere scelte di coscienza diventano battaglie politiche furibonde. questa, diceva Calamdrei, è la “Repubblica monarchica dei preti” oltre che dei ricchi e potenti, non dei cittadini.

eppure la Costituzione, come i diritti dell’uomo, semplicemente riconosce i diritti dei coniugi come tali. Li riconosce perché appartengono ai coniugi, non vengono concessi dallo Stato così come li riconosce la stessa chiesa cattolica senza imporlli.

Sono diritti che esistono indipendentemente dal genere, e che derivano non da leggi positive, bensì dall’unione dei coniugi. È l’unione che viene riconosciuta, l’unione come tale. È ciò che con semplice correttezza ha riconosciuto Stefania Bonaldi, sindaca di Crema. È una questione di diritti umani, civili, non  di prevalenza politica o forza elettorale. La sovranità, in casi come le norme sul matrimonio, è della coscienza umana, della razionalità, del senso della giustizia, non dei preti o di qualche partito.

opporre obiezione di coscienza politica su scelte personali è tipico dei manipolatori e dei negatori autoritari della libertà.

La discussione politica in consiglio comunale sarà ideologica e inutile, perché la Costituzione in diversi articoli contrasta le discriminazioni sessuali, riconosce i diritti dei coniugi, tutela la maternità ed equipara i figli nati fuori dal matrimonio ai figli “legittimi”. Tutto è già scritto nella storia della civiltà, di cui restano macerie, tuttavia valide per la mente e il cuore.

Cremona non può cambiare la Costituzione e non può emanare una legge nazionale. Può applicare alcuni diritti umani già tutelati, ai quali gli estremisti autoritari, gli ascari della dittatura cattolica, si opporranno senza poter negare però la libertà altrui, come in passato hanno potuto fare sostenendo regimi fascisti.

il sindaco Galimberti ha scelto la via pacifica dell’approfondimento. Difatti questi argomenti riguardano la libertà di coscienza. Che vi sia un voto di partito è discutibile.

Tutti i diritti in gioco sono infatti già tutelati. Al Comune non spetta altro che applicarli. se non lo farà, la libertà e i diritti non saranno negati. Resteranno come prima, in vigore, reali, anche se non riconosciuti da politici faziosi.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :