I tre comuni andrebbero così ad unirsi ai sette dell’area metropolitana di Napoli che hanno già istituito da tempo i Registri (Napoli, Portici, Pozzuoli, Torre del Greco, Casoria, Anacapri e Melito).
“E’ importantissima dal punto di vista simbolico - dichiara Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli e portavoce di Vesuvio Rainbow - la decisione del sindaco di Pompei di autorizzare la trascrizione dei matrimoni contratti all’estero tra persone dello stesso sesso; un risultato inimmaginabile fino a qualche anno fa. Pompei, Città mariana, riconosce l’amore tra persone dello stesso sesso. E pensare che lo slogan del primo Pride nazionale a Napoli, nel lontano 1996, fu proprio ‘la Madonna di Pompei vuole bene a tutti i gay’”
L’osservatorio vesuviano lgbt Vesuvio Rainbow (frutto della collaborazione tra Arcigay Napoli, Catena Rosa, Federconsumatori e Verso Sud) aveva avviato nei mesi scorsi una serie di incontri con gli amministratori locali per attivare sul territorio vesuviano politiche volte al miglioramento delle condizioni di vita delle persone gay, lesbiche e trans.
Dopo i primi risultati positivi del lavoro di questi mesi, l’osservatorio continuerà su questa strada estendendo la richiesta di un impegno concreto a tutte le amministrazioni vesuviane affinché possano essere adottate politiche di contrasto alle discriminazioni sui luoghi di lavoro, nella pubblica amministrazione e nelle scuole.