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Unipol – Fonsai uno dei più grandi scandali della finanza italiana. Ecco la verità

Da Pukos
Unipol – Fonsai uno dei più grandi scandali della finanza italiana. Ecco la verità

Cosa ha capito l’italiano medio rispetto alla fusione avvenuto fra la compagnia delle Coop Unipol Assicurazioni e quella della famiglia Ligresti, Fondiaria Sai?

Beh ha capito quello che gli hanno raccontato ossia che una Compagnia Assicurativa italiana con sede a Bologna di proprietà delle Coop rosse, ben gestita e sana dal punto di vista economico/finanziario si era prestata al salvataggio di un’altra  Compagnia assicurativa con sede a Torino di proprietà di un mezzo bandito, forse mafioso (visto che è siciliano) che aveva portato la società vicina al fallimento.

E la verità invece quale era?

L’ESATTO CONTRARIO!!!

Unipol era una società con gravissimi problemi finanziari, con un comparto assicurativo, gestito, per usare un eufemismo, come si faceva nell’Ottocento, in un modo assolutamente inefficiente, ed una comparto bancario, Unipol Banca appunto, che aveva 300 filiali in Italia nessuna delle quali produceva un utile, un buco nero nel quale ogni anni si accumulavano milioni di euro di perdite.

Fondiaria Sai era una società assicurativa sana che naturalmente, operando sostanzialmente in Italia, risentiva della profondissima crisi economica che da anni ormai colpisce il nostro Paese,  come tutte le società del settore, Generali in testa, ma Fonsai era una Società con bilanci solidi ed una piccola Banca, BancaSai appunto, che, seppur nata solo nel 2001, grazie ad una gestione estremamente oculata sotto il profilo dei costi da anni ormai chiudeva i bilanci con un utile d’esercizio e neppure tanto modesto.

Ed allora per salvare le Coop rosse è stata scippata Fondiaria Sai alla famiglia Ligresti, ma, come al solito in questi casi, per fare questa operazione non si sono fermati solo a falsificare tutti i bilanci a favore di Unipol ed a danno di Fondiaria Sai.

Al fine di arrivare a piegare la volontà dei Ligresti si è arrivati ad incarcerare membri della famiglia, costringendo il capostipite, il “vecchio” Salvatore, a cedere il suo “gioiellino” per evitare ai figli ingiuste ed indicibili sofferenze.

Carissimi lettori, credetemi!!!

Salvatore Ligresti è una persona rispettabilissima!!!

Pugnalato alle spalle dai loschi figuri che occupano quelle poltrone in quegli ambienti … quelli che hanno portato l’Italia allo sfascio attuale e che la ridurranno a far la stessa fine dell’Argentina.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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