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Unipol/Bnl: Fazio, la statura di un banchiere non si misura in centimetri

Creato il 26 aprile 2011 da Yourpluscommunication

Unipol/Bnl: Fazio, la statura di un banchiere non si misura in centimetriL’ex governatore della Banca d’Italia, il cattolicissimo Antonio Fazio, nella vicenda Unipol/Bnl si è comportato come un “direttore d’orchestra” ed è stato il “vigilatore che invece di vigilare promuove il reato. È come – ha aggiunto – se il ministro della Difesa dicesse ai soldati di sparare sui cittadini inermi».

Lo ha affermato nel corso del processo per la scalata Unipol alla banca romana, il pm milanese Luigi Orsi che, chiedendo una condanna a tre anni e sei mesi, ha ancora aggiunto l’ex Governatore merita «la pena più alta, perché si potrebbe fare a meno di tutti gli altri personaggi di questa vicenda ma non di lui» ma anche che merita le attenuanti generiche perché in aula ha riaffermato “l’ideologia che lo ha pervaso: quella di una visione medioevale della vigilanza, confermando che quello che ha fatto lo rifarebbe».

Parole dure quelle del Pm milanese che ha anche chiesto la condanna per Luigi Consorte, Carlo Cimbri (ex dg e attuale ad della compagnia assicurativa), Francesco Frasca (allora capo della vigilanza di Bankitalia), Francesco Gaetano Caltagirone, i “furbetti” Danilo Coppola, Stefano Ricucci e Giuseppe Statuto, i fratelli bresciani Ettore e Tiberio Lonati, l’europarlamentare Vito Bonsignore, il presidente della Carige Giovanni Berneschi, Gianni Zonin (presidente della B.P.Vicenza), Divo Gronchi (ex dg della B.p.Vicenza) e Guido Leoni, a.d. della B.P.E.Romagna.

“Vigilatore che invece di vigilare”? In effetti uno dei compiti di un Governatore di una banca centrale è proprio quello di controllare le banche, quelle stesse banche che in Italia figurano abbondantemente tra i partecipanti al capitale della Banca d’Italia, ovvero i controllati che controllano il controllore!

L’ex Governatore, implicato anche nell’affaire Antonveneta per abuso d’ufficio, è anche la stessa personcina che in occasione di un “assalto” di Valerio Staffelli di Striscia la Notizia dopo averlo fatto strattonare dalla sua scorta “si rivolgeva alle guardie del corpo invitandole a “dargli un po’ di botte” per mandarlo via”. Nulla di nuovo per un personaggio che anche all’interno di Palazzo Koch (sede di BankItalia) in occasione dell’assemblea annuale si muoveva con la scorta pronta ad aprirgli la via.

E viene in mente un altro banchiere, Enrico Cuccia. Anche lui a capo della “istituzione” Mediobanca posseduta da banche (le tre Bin –banche di interesse nazionale- Comit, credit e Banca di Roma) alle quali difficilmente faceva sapere quello che stava facendo grazie a loro e con loro se non a fatto compiuto (storici, afferma qualcuno a riguardo, i telex con i quali “ordinava” alle tre banche la loro partecipazione alle operazioni da lui congegnate). Anche Enrico Cuccia venne “pedinato” da Valerio Staffelli, ma alle domande dell’inviato di Striscia la Notizia, rispose con un sorriso senza –come al solito- proferire verbo.
Ben altra statura, direbbe qualcuno. Ed in effetti caro Antonio Fazio, quella non si misura in centimetri.

Unipol/Bnl: Fazio, la statura di un banchiere non si misura in centimetri

PdP


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