torniamo (quasi) ai giorni nostri per quanto riguarda l'anno di realizzazione, il 2007, anche se qui Wakamatsu Koji ci racconta la storia di un gruppo di terroristi (l'United Red Army del titolo) che operò negli anni 60-70. il regista, che è stato vicino a questi ambienti, ne dipinge però un'immagine fortemente critica, mostrandoci come il fanatismo porti alla perdita di quelli che inizialmente erano giusti ideali. il film sta a metà fra la fiction e il documentario; nella parte iniziale, che fa la storia dei due gruppi di contestatori che in un secondo tempo si uniranno a formare l'United Red Army, filmati di repertorio sono sapientemente mescolati a scene girate in studio. segue poi una ricostruzione quasi maniacale di ciò che era la vita all'interno di una cellula e del famoso rapimento che scosse il Giappone nell'inverno del 1972 (un dispiego di polizia quasi da guerra per stanare da una baita di montagna poche persone). il film dura la bellezza di tre ore e non si può certo dire che sia una pellicola facile. a me ha colpito soprattutto la parte centrale, quella che mostra come l'indottrinamento cieco fa perdere il senso della realtà e della misura. Wakamatsu-san ce lo mostra senza compromessi e giustificazioni, con una crudezza a tratti insopportabile. emblematico il finale che cita un brano della lettera di addio di Mori, uno dei capi del movimento, condannato a morte dopo l'arresto e suicidatosi in carcere, in quel suo ammettere la sua incapacità di riconoscere quel se stesso inflessibile al limite della disumanità. tra gli interpreti Sakai Maki, Arata (era anche nel cast di Caterpillar), Namiki Akie, Jibiki Go (pure lui in Caterpillar... si vede che Wakamatsu-san ha richiamato gli stessi attori per accelerare il casting!) e Abe Maria (la quale, malgrado il nome, non è una preghiera!)
Sakai Maki
Arata
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake