Non riesco a scrivere lunghi post perché sto (spero, credo, auspico) finendo il romanzo e la mia mente è limitata. Vi segnalo però tre articoli che mi hanno colpito stamattina.
La Camera approva un disegno di legge “che introduce la detenzione domiciliare come pena alternativa al carcere comminabile direttamente in giudizio per i delitti puniti con una pena edittale massima fino a 6 anni”.
Il Parlamento Europeo NON approva una legge che avrebbe messo un tetto ai bonus dei grandi manager pari al 100% del loro stipendio di base. Ribadisco quello che penso del governo europeo: antidemocratico al massimo, intrinsecamente. Penso sia piuttosto evidente che i cittadini europei un provvedimento del genere, con le difficoltà che ci sono, l’avrebbero in maggioranza voluto. Su larga scala però il potere non è mai dei cittadini, ma delle lobby, le lobby costano e ne consegue che comanda chi ha più soldi. Fine. Il potere dev’essere più locale possibile.
I 5 Stelle effettivamente restituiscono parte di indennità e di diaria versandola in un fondo di ammortamento per il debito pubblico. Procurano un risparmio di 1,5 milioni, a cui si aggiungono i 42 milioni di rimborsi a cui hanno rinunciato. Bravi, sinceramente. Però dovrebbero trovare un modo di far sì che i risparmi siano per tutti e permanenti. Comunque, sono briciole. Ammontare del debito pubblico italiano al marzo 2013: 2034.7 miliardi di euro.
Letta che esulta perché l’Europa ci concede di indebitarci ancora un po’ (in prospettiva di una crescita che non verrà, e ingrassando ulteriormente la finanza nel frattempo) mi sembra l’alcolizzato che esulta perché ha trovato il barista che gli vende del vino.