Uno, nessuno e centomila.
Guardandosi come ogni mattina allo specchio, Vitangelo Moscarda, detto Gengè, nota un particolare del proprio volto di cui non si è mai accorto: il naso in pendenza verso destra. Inizia qui l’avventura dell’uomo, che si sente sdoppiato in un altro se stesso, conosciuto solo dallo sguardo altrui. Le cose si complicano velocemente: Moscarda non è più alle prese con un solo estraneo, bensì con centomila estranei che convivono in lui, secondo la realtà che gli altri gli danno, “ciascuno a suo modo”. Nello sfuggire alle proprie centomila realtà, Gengè si troverà a rinnegare perfino se stesso.
Consigliato a chi dando troppo peso ai giudizi altrui cambia se stesso, a chi ha non una buona autostima. E’ ideale per capire che bisogna volersi bene senza dare troppa importanza a chi evidenza difetti e particolari fisici propri del nostro essere…
L’essere umano non è solo aspetto fisico