Abbiamo provato il musou ispirato all'omonimo anime: The Heroic Legend of Arslan
Di tanto in tanto è necessario confessare la propria ignoranza: quando chi scrive si è seduto per provare The Heroic Legend of Arslan all'interno del padiglione PlayStation del Tokyo Games Show 2015, non aveva assolutamente idea di cosa trattasse il materiale di riferimento. Nemmeno della sua esistenza, a dire il vero. Dopo aver chiesto spiegazioni ed essere stato dileggiato a lungo, ecco quanto appreso: si tratta di una serie di romanzi fantasy tra le più famose in Giappone, conta qualcosa come quattordici libri scritti in trent'anni, ben due adattamenti manga, una serie di OAV mai terminata e un anime che è stato messo in onda proprio nel 2015. Elemento aggiuntivo non di poco conto, annovera anche milioni di fan che, secondo Koei Tecmo, sono disposti ad acquistare un videogioco musou di prossima uscita. Sopravvissuti al pubblico ludibrio, ci siamo tuffati in game per scoprire che sì, il gioco presenta alcuni aspetti unici che lo distinguono dagli altri prodotti del genere, ma che allo stesso tempo non tradisce nemmeno più di tanto le sue origini.
twittalo! The Heroic Legend of Arslan promette di fare la gioia di tutti i fan dei libri, dell'anime e del manga
A capo di un esercito
Per quei pochi incolti che non ne hanno mai sentito parlare, The Heroic Legend of Arslan racconta la storia dell'omonimo protagonista, principe a cui è stato ingiustamente negato il diritto di sedere sul trono di Pars, paese che dovrà riconquistare vendicando contemporaneamente la morte del padre. Un storia, ci è stato spiegato, con numerosi personaggi e un intreccio degno di attenzioni. Bene, l'action di Koei Tecmo costruisce su questa base di partenza per creare un titolo che non sconfessa l'anima di ogni musou provato negli anni: si controlla sempre un personaggio per volta, ci sono migliaia di nemici il cui unico ruolo è farsi massacrare e si combatte su grandi mappe che ora chiedono semplicemente di essere svuotate, ora di completare obiettivi come eliminare un certo avversario, sconfiggere un boss o conquistare un'area. La formula è stata riutilizzata talmente tante volte, cambiando talmente tanti spunti narrativi, che è davvero difficile che non sappiate quello di cui stiamo parlando.