Marco Polo partì per la prima volta nel 1271 alla scoperta della Cina con il padre Niccolo’ e lo zio Matteo. Ma come hanno organizzato il loro viaggio? Quale compagnia di trasporti avrebbero preferito? Che categoria di Hotel avrebbero scelto? Con tutti questi interrogativi fantastichiamo un po’ sulla figura del grande viaggiatore e ci siamo chiesti cosa farebbe Marco Polo se oggi entrasse in agenzia chiedendo di nuovo di raggiungere Pechino.
Marco Polo torna in Cina e viaggia con la Cathay Pacific
Innanzitutto entrerebbe in agenzia più di una volta soltanto. E’ necessario essere il più informati possibile sopratutto se s’intende raggiungere paesi lontani. Quindi la prima volta entrerebbe per prendere un catalogo di Go Asia oppure inizierebbe a sfogliare le deliziose copertine del catalogo dei Viaggi dell’Elefante. Questo permette a qualsiasi cliente di avere informazioni aggiornate, precise, ricche di fotografie sui luoghi che intende visitare nel prossimo viaggio.
A quel punto, qualora il sig. Marco Polo decidesse di entrare di nuovo in agenzia, verrà bombardato di domande. Scherziamo, ovviamente, ma è opportuno che ci riveli almeno la motivazione del nuovo viaggio che intende fare, mettiamo caso sempre in Cina. Infatti, una delle prime domande che verranno rivolte al Sig. Polo dalle nostre agenti Valentina e Cristina sarà più o mena questa: “Viaggio di piacere o di lavoro, sig. Polo?” e ci sentiremmo rispondere perentoriamente “Ovviamente di lavoro” dando per certo che i rapporti tra Marco Polo e il Kubilai Khan ( o con Xi Jinping, che dir si voglia ) si siano mantenuti ben saldi anche a distanza di anni.
Man mano che le bellissime agenti Cristina e Valentina offrono servizi di consulenza turistica al nostro illustre ospite, le domande che quest’ultimo ci rivolge sono sempre più precise: ” Dunque, mi starebbe anche bene ciò che mi dite, ma quale via bisognerà percorrere per arrivare nel più breve tempo possibile a Khanbaliq nel Chatai?”
Rassicuriamo innanzitutto il nostro cliente dicendo che non è più necessario percorrere la via della seta perché ci sono tantissimi voli diretti da Roma o Milano su Pechino e Shanghai. Poi lo aggiorniamo sul fatto che il nome antico di Pechino non viene più usato nemmeno dai cinesi, e che con circa 700 – 800 euro è possibile acquistare un biglietto A/R in classe economy con la Cathay Pacific. Gli diciamo inoltre che la Cathay Pacific è stata considerata una delle migliori compagnie del 2014 e che dal sito web è possibile iscriversi e ricevere una carta fedeltà intitolata a lui!
Ma il sig. Marco Polo, da buon mercante, non si lascia lusingare dalle nuove tecniche di marketing ( o webmarketing, che dir si voglia ) e si dirige subito al sodo dicendo: “E il pernottamento avverrà in quale locanda?”
Per risolvere i dubbi amletici del sig. Marco Polo cerchiamo di capire se è interessato a un 3 o un 4 stelle, se vuole una camera DUS ( doppia uso singola ), se vuole fare la colazione nello stesso hotel la mattina seguente, se vuole il televisore e il condizionatore in camera, ma sopratutto gli chiediamo in che zona della città intende pernottare. Pechino permette soluzioni alberghiere dalle più caratteristiche come dormire nelle abitazioni storiche (Hutong), oppure hotel lussuosissimi situati nel modernissimo quartiere di Sanlitun, ricco di bar e locali dove poter tirare fino all’alba.
Le hutong di Pechino sono le abitazioni tipiche della città
“Viaggiare ai miei tempi sì che era cosa dura e aspra! Ma adesso mi par tutto più semplice. Cosa debbo fare per tornare nella terra del Cahtai?” Udite queste parole, provvederemo a fare subito un comunicato stampa per informarvi che abbiamo prenotato un viaggio al sig. Marco Polo!
Per questo, dopo esserci confrontati con il nostro cliente, chiediamo alcune informazioni come nome, cognome, indirizzo email, telefono e provvediamo a prenotare i servizi concordati. Per il sig. Marco Polo faremo un’eccezione e non prenderemo né indirizzo email né cellulare, ma siamo quasi sicuri che ne acquisterà uno tornando dal viaggio in Cina.