Secondo uno studio elaborato dalla KPMG Asesores per conto della European Club Association, i cui risultati non sono ancora stati resi noti ma anticipati da Bloomberg, sarebbero 1.100 i calciatori i cui diritti sportivi sono parzialmente di proprietà di terzi investitori, ovverosia che ricadono nella categoria della TPO (Third-Party Ownership).
Secondo la stima di KPMG, il valore attualmente investito da questi fondi è pari a Euro 1,1 miliardi e rappresenta il 5,7% del valore del mercato globale, con punte del 40% in alcuni paesi dell'Europa dell'Est. È uno strumento molto diffuso anche in Portogallo (circa il 36% del mercato è sotto il controllo di fondi) e la cui diffusione sta crescendo in Spagna (8%) ed Olanda (3%), nonostante la UEFA abbia da tempo preso una posizione nettamente contraria.