Uno vale uno...

Creato il 03 marzo 2013 da Antonio
...ma alcuni sono più uno degli altri.
Gli slogan sono fatti per essere ripetuti, ossessivamente, devono essere facili proprio per essere ripetuti tante volte che poi ne perdi il significato. Prova a ripetere una cosa in continuazione, vedrai che poi le parole diventano un suono vuoto. Non è importante che gli slogan siano veri, è importante che suonino bene, che siano orecchiabili. Non fatevi traviare dai fatti, gli slogan sono veri. L'importante è vincere, chi vince ha sempre ragione. E poi chi vince manda tutti a casa e fa diventare veri gli slogan.
L'importante non è lo slogan ma chi lo lancia. L'Italia è il paese in eterna attesa dell'uno della provvidenza, o era l'uomo della provvidenza? Non ricordo più! L'uno della provvidenza deve essere conosciuto, deve aver avuto successo in qualche modo. Se dosa bene la voce, se sa aizzare le piazze e strappare applausi allora metà del lavoro è fatta. Sbraitare è una strategia collaudata. Se fa ridere è meglio, perché diventa simpatico, diventa uno di noi. A quel punto non fa differenza se parla attraverso le televisioni o dalla rete. Non fa differenza perché gli interlocutori comunque non contano un cazzo ma l'uno della provvidenza riesce sempre a trovare il modo per convincerli di far parte del circuito, di essere della famiglia. I tempi della televisione sono passati, adesso è il tempo della rete, dell'interattività. Chi sta davanti al computer partecipa attivamente, mentre chi sta davanti al televisore è passivo. Quindi oggi l'uno della provvidenza comunica attraverso la rete. L'uno della provvidenza scrive qualcosa in rete e migliaia di seguaci si sbranano la polpetta lasciando tanti bei commenti, fa niente se a nessuno importa una sega di quei commenti. Finiranno tutti nella spazzatura digitale ma quello che conta è dare la possibilità di esprimersi. Solo così si può essere cittadini nel pieno dei propri diritti.
Uno vale uno ma alcuni sono più uno degli altri.