Unravel è l’ultimo arrivato nel mondo dei platform/puzzle game di nuova generazione, sviluppato da Coldwood Interactive e pubblicato da Electronic Arts. Il gioco si presenta subito nel migliore dei modi, grazie ad una componente grafica di qualità eccelsa ed una capacità narrativa di grande impatto. Vediamo nel dettaglio quindi quelli che sono i punti di forza e di debolezza del prodotto.
Unravel è ambientato nei nostri giorni, pur essendo tale affermazione riduttiva rispetto alle sensazioni che i luoghi di gioco susciteranno nel giocatore. Punto centrale della vicenda è la vita di una anziana donna svedese. La sua esistenza, che potrebbe benissimo essere quella di chiunque di noi, è il “fil rouge” dell’intero videogioco. Una concettualizzazione, quella del filo, che in realtà viene inserita direttamente nel gameplay, attraverso il protagonista Yarny. Si tratta di una stravagante creatura fatta di lana rossa. Il gomitolo che Yarny potrà srotolare lungo i vari livelli è anche il suo collegamento con il mondo di gioco. Obiettivo quindi del videogame sarà concludere il quadro senza staccare il legame di Yarny con il mondo. Il gameplay, almeno per ciò che riguarda gli strumenti di gioco, riesce a sfruttare questa semplice idea in maniera piuttosto originale. Il nostro filo di lana diverrà mezzo insostituibile per risolvere gli enigmi proposti e per interagire con l’ambiente. Potremmo quindi usarlo come liana, come strada sopraelevata, annodarlo attorno a chiodi e via discorrendo.
Nonostante il buon numero di strumenti a nostra disposizione, i puzzle proposti saranno poche volte davvero ispirati, ripetendo schemi logici già affrontati in precedenza, rendendo quindi la fase di risoluzione piuttosto veloce una volta acquisiti i pattern di ragionamento richiesti. Si tratta di una carenza in termini di game design piuttosto importante, tale da non permettere ad Unravel di approdare ai vertici dei grandi platform “concettuali” (permetteteci l’uso del termine), pur non risultando certo monco o incompleto.
Il vero punto di forza del prodotto si riscontra perciò nell’impressionante lavoro grafico e artistico. Meritevole che entrambi gli aspetti siano stati studiati ed approfonditi al meglio, binomio questo per nulla scontato. Il prodotto quindi non solo sarà bellissimo da vedere, ma avrà una personalità ed una capacità di emozionare e coinvolgere fuori dal comune. Visivamente siamo rimasti colpiti dall’ottima gestione degli ambienti, delle luci e delle ombre, che riescono a regalare scorci ben più che notevoli. Lo stile grafico inoltre, con i suoi colori ed i tratti simili quasi ad una pittura ad olio, e la morbidezza degli oggetti, merita un ulteriore plauso. Ottime anche le interazioni ambientali e la fisica di gioco. A questo come già detto si somma un pregevole lavoro nel design delle varie location, capaci di far riemergere nella mente di ogni giocatore emozioni e ricordi intensi. Lavoro analogo anche per le musiche, ottimamente amalgamate in questo mix perfetto fatto di sensazioni ed emozioni. Il videogioco indubbiamente presenta delle carenze di gameplay che potrebbero a volte rompere la magia creata dal fantastico lavoro visivo, al tempo stesso però, la velocità di completamento aiuta a percepire la giocata come un flusso continuo di storie ed esperienze, all’interno di una cornice di rara bellezza.