C'era una volta una ragazza e con lei c'era la liquidazione del lavoro che aveva svolto per tutta l'estate, svolto con un entusiasmo che solo uno zombie avrebbe potuto provare. Insomma c'era questa ragazza, alta poco più di un metro e un gingerino; si trattava di una ragazza con grandi intenzioni che in certi momenti le parevano quasi insensate e troppo grandi per lei.
Ma si trattava di una ragazza che seppur fosse riflessiva molto spesso, nel corso dei suoi 23 anni di vita, si faceva colpire da qualche botta in testa che la obbligava a prendere decisioni avventate. Ed è proprio per questo che un giorno, dopo essere tornata dal suo viaggio a Madrid, è andata sul sito della ryanair e ha prenotato un biglietto di sola andata per Londra. Sì, ci pensava da un po', ma decidere di partire senza sapere quando tornare non lo aveva ancora mai fatto. Ha prelevato i soldi della liquidazione ed è andata, entusiasta, terrorizzata e anche già un po' nostalgica. Perchè quando ci pensi a queste cose ciò che ti viene in mente è “CHE FIGATA!”; quando le fai, però, rimetti i piedi per terra e ti rendi conto che ti lasci indietro un sacco di cose, di sicurezze e di affetti.Insomma questa ragazza è partita e il suo primo rifugio è stato un ostello, in particolare una camerata con altre tizie provenienti da ogni dove. Passando le ore sul computer a scartare annunci in cui ti richiedono 1200 euro (e possibilmente i tuoi reni) al mese per una camera singola si instillava in lei un senso di malinconia unico. Poi si voltava e guardava fuori dalla finestra: la tipica giornata british si era accalcata sulla città, con tutto il suo grigiore e il suo vento che sa come infiltrarsi sotto le tue maniche.
Ma lei, nonostante la tristezza, continuava a mandare mail, ricercando disperatamente un posto dove stare. E in tutto questo ci sono i momenti in cui quella ragazza maledice tutti quei reportage in cui si racconta la gioventù italiana a Londra, una gioventù che a quanto pare ha avuto una serie fottuttissima di botte di culo. Perchè il tutto e subito io non l'ho ancora visto. E sarà che sono una portatrice sana di sfiga, ma ogni tanto ci vorrebbe un pizzico di fortuna, giusto per spingerci ad andare avanti, e non a buttarsi dal primo ponte disponibile.
Perchè se continuano a proporti camere in cui devi dormire in piedi talmente sono piccole, che razza di coraggio ti puoi far venire? Altrimenti devi optare per camere migliori, indebitando per sempre anche i tuoi pronipoti.
E mentre passo le mie giornate a decifrare i vari generi di fregatura nel mondo immobiliare londinese, vedo quest'uomo che rimane impassibile sul divano dell'ostello, a guardare la tv. Non ho capito se si tratta di un pezzo del Madame Tussaud's, messo lì puramente per fare un po' di pubblicità, oppure se è solo un uomo che non ama girare in città e che è venuto qui per rilassarsi (ma in ostello non so come puoi rilassarti...). Ed ecco qui, adesso è appena entrato nella sala comune un uomo vestito di sola pelle. Della serie “Perchè?!”. E poi c'è la vecchietta che racconta le sue storie di vita. E c'è anche il poeta maledetto che fuma e scrive, scrive e fuma.
Perchè l'ostello è anche questo. E ora dovrei rimettermi a guardare gli annunci su spareroom.uk e su easyroommate.uk...e su gumtree.uk. E se non trovo niente, mi sa che dovrò chiedere all'uomo sul divano di farmi un po' di spazio. All'occorrenza posso diventare anche io una cera da museo.