22 settembre 2015 1 commento
Si dira’ che il soggetto e’ un altro trattandosi di spionaggio e controspionaggio, storia di codici segreti da decrittare, nazioni ostili da battere in intelligenza e scaltrezza.
E’ anche una storia di coraggio e di morte, eroi che si sacrificano per la Patria e traditori che non meritano rispetto e tantomeno pieta’.
Vediamo una struttura d’intelligence coesa ed efficiente, svelta nel ribaltare situazioni pericolose, uomini che sanno mettere sul piatto il proprio onore e la propria professionalita’ in una sfida col nemico che si gioca metro dopo metro, minuto dopo minuto, una sfida che solo l’orgoglio e la grande preparazione dei militari italiani possono vincere.
Detto cio’, chi puo’ obiettare non sia la piu’ fantascientifica tra le fantascienze possibili?
Efficienza, orgoglio, coraggio, spirito di sacrificio ma anche mezzi e uomini, tecnologie all’avanguardia e infrastrutture degne di una nazione avanzata. Ma quando mai?
De Robertis fu un militare con la passione del cinema e per il grande schermo scrisse e diresse film di avventura e propaganda. Forse troppo romantico o forse soldato in una Italia ancora orgogliosa che oggi piace deridere e sminuire ma che ebbe a suo tempo un ruolo e una sua importanza. Nel dopoguerra ormai quel mondo era gia’ terminato ma forse qualcosa di quell’orgoglio italico ancora resisteva ed e’ tutto qui, nel suo film.
Stupefacente e divertente e nella pletora di film con italiani delinquentelli e arraffoni, ci si sorprende e si resta affascinati dal soggetto e dai protagonisti, tra i quali un giovanissimo Giorgio Albertazzi e Paolo Stoppa gia’ maturo ma altrettanto giovane per quanto siamo abituati a conoscerlo.
Davvero particolare, verrebbe da dire unico percio’ da vedere.