Qualche articolo fa abbiamo notato il fenomeno, tutto maschile, che vede privare le donne di un monopolio finora tutto femminile: il mondo della moda, la bellezza e la cura del corpo. E quindi via a vere e proprie sfilate metropolitane di uomini vanitosi per cui l’argomento cambio d’abito è storia vecchia. D’altronde agli accessori ci stiamo abituando già da un bel po’, ma il nuovo trend topic è senza dubbio un altro, nascosto, omesso o per i più coraggiosi svelato: il tanto amato RITOCCHINO.
Chi l’ha detto che solo le donne vogliono arrivare a piacersi a tutti i costi? Ecco, proprio nessuno.
Quello della chirurgia estetica plastica per uomini è un fenomeno in continua crescita, seppur moderato rispetto alla stragrande maggioranza d’utilizzo femminile (si parla infatti del 10% rispetto all’altro genere). Ulteriore differenza si riscontra nel motivo di ricorso a questo potente strumento estetico: a quanto pare, mentre le donne preferiscono affidarsi al chirurgo per alleviare i segni del tempo, noi uomini finiamo sotto ai ferri al fine di relazionarci meglio, soprattutto a lavoro. Sarà vero? Basta guardarsi in giro: siamo talmente sommersi da belle e giovani donne in silicone e divi (e non solo) stragonfi di botox da pensare che, nella propria eterogeneità, il campo della chirurgia estetica sia in fondo molto più omogeneo di quanto crediamo.
Ma quali sono gli interventi più desiderati? Beh, basta un po’ mettere a fuoco alcune caratteristiche genetiche, come magari la perdita dei capelli… è risaputo che l’uomo abbia una particolare propensione alla loro caduta a causa del testosterone. Così, sempre più richiesti sono gli interventi di trapianto del bulbo pilifero da una zona all’altra della cute, l’armonizzazione dei tratti del viso, blefaroplastica, rinoplastica ed otoplastica al primo posto per palpebre, nasi ed orecchie perfetti, mentre le meno considerate sono le labbra (effettivamente nessun uomo, credo, sogni di svegliarsi un giorno come Angelina Jolie!).
E del grasso in eccesso vogliamo parlarne? Meglio di no, è una brutta bestia per entrambi i generi. E le protesi? Esistono pure quelle, con interventi su petto e sedere. Infinte, tasto dolentissimo: le maniglie dell’amore, spesso dei veri e propri corrimano, e la famosa tartaruga, troppe volte rovesciata. Liposcultura è la parola d’ordine in questi casi, da praticare quindi sui fianchi e sull’addome.
Altri interventi meno invasivi, ma non per questo indegni di essere chiamati tali, sono: il riempimento delle zone cedute del volto attraverso filler, botulino e acido ialuronico (identicamente a quanto accade per le donne), e la depilazione permanente attraverso l’utilizzo del laser a luce pulsata.
Quindi, per chi fosse interessato, il periodo migliore per rivolgersi alla mano del chirurgo è senz’altro l’inverno, in quanto si evita l’esposizione al sole, o inizio primavera, per poter sfoggiare un corpo perfetto in spiaggia.
Adesso, visto che non ci è preclusa nemmeno questa tendenza, mi piacerebbe capire cosa ne pensate di questo tipo di chirurgia. Personalmente sono più per il “c’è ma non si vede”: piccoli e mirati interventi giusto per equilibrare il proprio aspetto, senza esagerare rendendosi più fighi di quanto non ci abbia reso la natura; tuttavia non credo di volermi mai rifare nulla! E voi? Favorevoli, contrari, 50%?
Decidete pure se rispondere prima o dopo aver visto le foto di questo articolo e poi lasciatemi un commento qui sotto!
Valentino Fiammetta