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Creato il 19 settembre 2010 da Valentinaariete @valentinaariete

Un bambino e una bambina. Un sogno in comune. Una vita passata insieme tra le gioie e i dolori quotidiani con sempre nella mente e nel cuore il proprio sogno. Poi la fine del percorso comune. Nei dieci minuti iniziali i maghi della Pixar ci raccontano una vita intera senza bisogno di parole: bastano due personaggi, Carl e Ellie, immagini e la delicata e struggente musica di Michael Giacchino. E' incredibile quanto due personaggi fatti di pixel e celluloide possano essere più umani degli umani. E' l'ennesima magia di casa Pixar, una vera e propria factory che sembra trarre ispirazione direttamente dal mondo dei sogni. Sogni che però devono sempre scontrarsi con la dura realtà: Carl, ormai vecchio, è assediato da ricchi costruttori in funerei completi neri che vogliono la sua coloratissima casa. Senza più nessuno a cui rivolgersi e destinato a finire in una casa di riposo, il vecchio e burbero Carl ha finalmente il coraggio di realizzare il progetto di una vita: andare in Venezuela alle Cascate Paradiso. Come fare però con la casa, scrigno irrinunciabile dei ricordi di una vita, testimone di un grande amore e baluardo della propria identità? Semplice: basta farla librare in aria grazie a migliaia di palloncini colorati. Mai un'immagine è stata tanto potente ed emozionante: i coloratissimi e leggeri palloncini che fanno volare i sogni, le speranze e il passato del protagonista in barba ai grigi uomini d'affari e ai loro grigissimi palazzi. E' la fantasia che sconfigge il cinismo quotidiano, è il bambino dentro di noi che si ribella alla perdita di spontaneità che spesso arriva con l'età adulta. 

Come ogni storia che si rispetti però c'è bisogno di un'avventura: ecco allora che ad affiancare Carl (che ha le inconfondibili fattezze di Spencer Tracy) arrivano un bambino paffuto, Russell, un cane parlante e un uccello multicolore. Dal lirismo struggente delle prime immagini si passa quindi all'avventura vera e propria: la strana squadra deve affrontare un vecchio esploratore ormai divorato dal suo stesso sogno, che ha dimenticato cosa vuol dire volere qualcosa per essere felici e non per desiderio di potere. Attraverso gli occhi di questi personaggi i geni della Pixar ci dicono che i sogni sono il motore della vita umana ma che se per raggiungerli non condividiamo il percorso con qualcun' altro allora non significano nulla. E' la condivisione del sogno che conta, non il suo raggiungimento. Il vecchio e il bambino dunque si incontrano, a testimoniare che all'inizio e alla fine della vita si vive con la stessa spontaneità: è nel mezzo che ci sono i problemi. Bisognerebbe sempre vivere come se migliaia di palloncini colorati facessero volare in alto le nostre speranze, i nostri sogni e il nostro cuore. E poi li chiamano “cartoni”.La citzione: "Ehi ragazzino! Non sei uno che parla molto, eh? Mi piaci!"Hearting/Cuorometro:♥♥♥♥♥Titolo originale: UpRegia: Pete Docter, Bob PetersonAnno: 2009Voci: Christopher Plummer, Edward Asner, Jordan Nagai


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