Partendo da Piazza della Libertà sarà sufficiente camminare per poco più di cento metri sul corso principale, detto anche “Corso Alto”. Troverete sulla vostra sinistra delle scalette che vi porteranno a scendere verso la città bassa. Spoleto vanta un territorio comunale molto vasto e la città si sviluppa anche nella zona pianeggiante. Scendendo tra le vie tortuose non perdete l’occasione di guardarvi in giro: ci sono botteghe storiche e scorci da non perdere. Vi capiterà infatti di passare vicini alla Porta dell’Olio, che è il bastione più antico della città. Si dice che di qui passò anche Annibale, senza elefanti, e che venne scoraggiato dalle pentole d’olio bollente che gli Spoletini versavano proprio dal bastione.
Prseguendomil vostro cammino arriverete in Piazza Garobaldi, che è il cuore della città bassa. Da lì simprosegue sempre dritti fino a Villa Redenta. Questa dimora è stata edificata nel XVII secolo e passò di mano in mano per secoli. Ora è il parco cittadino di Spoleto. Il giardino è diviso in due parti: il razionale giardino all’inglese e quello più emozionale romantico, dove finti ruderi testimoniano il gusto impetuoso degli anni di inizio Ottocento. Nel parco di questa villa si possono fare grandi incontri come un cedro del Libano di oltre 200 anni. Un albero davvero maestoso.
Ripartendo da Villa Redenta per tornare verso la città alta potrebbe preoccuparvi tutta la salita da fare. Mai paura! Spoleto dal punto di vista della mobilità è sorprendente. Dal lato della città sotto la Rocca ci sono una serie di scale mobili che vi faranno affrontare senza fatica la salita fino alla zona alta di Spoleto. Durante il Festival dei 2Mondi di Spoleto, le scale sono in funzione fino alle due di notte e vi porteranno proprio fino al punto più alto della città. Da lì sarà sufficiente seguire le bellissime vie del centro, tra bottegai e norcini, non dimenticando mai di lasciare che il nostro sguardo da viaggiatori si perda nella bellezza di un luogo pieno di storia e arte come Spoleto.
(Fotografie: Gianluca Vecchi)
Giovy
Classe 1978, sbrindola, poliglotta e viaggiatrice per indole. Nasco e cresco in Veneto, divento grande in Svizzera per poi coltivare le gioie del cuore in Emilia. Mi sento un po’ la Mary Poppins dei viaggi: sempre ottimista e con mille proposte e soluzioni in tasca per percorrere tutti i kilometri possibili. Tutto il resto è un viaggio ancora da vivere e da raccontare.
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