Urge un’alfabetizzazione digitale

Creato il 11 gennaio 2012 da Db @dariobonacina

Ieri sera non ho avuto la possibilità di seguire Ballarò e mi sono perso l’episodio segnalato dall’amico Dario Denni (e apparentemente sfuggito a Termometro Politico) in cui il conduttore Giovanni Floris ha confuso il concetto di banda larga, scambiandolo per la questione delle frequenze televisive:

Il sottosegretario all’economia ha parlato di acqua, energia, trasporti e… Banda Larga come esempi in cui è meglio per la concorrenza e per i consumatori se chi gestisce la rete (ferrovie, acquedotti, reti elettriche e di telecomunicazioni) sia un soggetto diverso e separato da chi ci fa passare sopra i servizi (vagoni, acqua, elettricità, servizi TLC).

A questo punto Giovanni Floris, che conduce da anni la trasmissione, ha chiesto: ?”La banda larga è quella regalata a Mediaset e Rai?”. Dimostrando in questo modo di non sapere cosa è la banda larga.

Il sottosegretario all’economia ha quindi ribattuto: “No Floris, la banda larga è il problema legato a Telecom Italia e la rete ottica di nuova generazione”.

Floris, completamente disinteressato al problema della fibra ottica, ha chiesto se ci rientrava comunque il problema delle frequenze regalate a Mediaset.

In rete si scatenano polemiche e sfottò. Eppure non è la prima volta che se ne parla, nella trasmissione: la necessità di investire nel digitale e nella banda larga è stata sottolineata in varie occasioni e da molte persone intervenute. Per questo non voglio credere che Floris ignori il concetto, temo però (è solo la mia opinione e spero di essere contraddetto) che ne sottovaluti l’importanza per come ha smorzato l’argomento, e il motivo non è certo che parlandone si sarebbe andati fuori tema, perché non è vero: l’episodio di ieri è solo una piccola conferma del fatto che in Italia non esista una cultura digitale e non si pensi alla tecnologia come volano di sviluppo. Queste lacune portano – a torto – a dare poca importanza ad argomenti come banda larga e reti di nuova generazione, ma implicano una sempre più urgente necessità di dare al Paese una strategia digitale che, oltre alle aziende, deve essere promossa dalle istituzioni e da chi fa informazione.

Forse tutto questo avrà un risvolto positivo: sulla scia delle reazioni all’episodio di ieri sera, nel prossimo appuntamento di Ballarò si potrebbe finalmente parlare di banda larga. Speriamo che non si sprechi un’occasione.



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