Urgono risposte dallo Stato. Nessuno fermerà la Primavera di Rosarno

Creato il 27 agosto 2011 da Yellowflate @yellowflate

Dopo aver informto i nostri lettori, ieri sera , della notizia sconvolgete che ha visto il sindaco di Rosarno ricevere una lettera in carta intestata del Comune, inviata però da uno dei peggior boss dell’ndrangheta, Rocco Pesce, detenuto presso il carcere di Opera, oggi pubblichiamo la “risposta” della CGIL a firma del dottor Antonino Maria Calogero segretario Generale CGIL della Piana di Gioia Tauro.”Quanto è accaduto con la missiva a firma Rocco Pesce che è stata fatta recapitare alla Dottoressa Tripodi, Sindaco di Rosarno, è inquietante e non può essere accettato dalla Calabria dei Onesti. Un gesto di vigliaccheria subdola che tenta di “minare” la svolta di democratica che ha visto, protagonista ,in una nuova primavera per Rosarno ,l’impegno della nuova amministrazione comunale eletta dai cittadini Rosarnesi .” Scrive Calogero che prosegue”Come Cgil della Piana siamo al fianco del Sindaco di Rosarno , della sua Giunta e di tutta l’amministrazione , impediremo con tutte le nostre forze che il processo di legalità e cambiamento venga interrotto.Riconosciamo il valore alto del lavoro del Sindaco di Rosarno, sempre dalla parte della legalità e a fianco dei lavoratori. Straordinario, infatti , è l’impegno per il lavoro e lo sviluppo .Un Comune sempre in prima fila per difendere l’occupazione al porto e in ogni altro settore.

Quel che si è verificato dimostra, ancora una volta, quanto è opprimente la ‘ndragheta nel territorio che reagisce contro la pubblica amministrazione che con il buon governo sta riaffermando la presenza dello Stato .Il Governo , la Regione Calabria e la politica devono, davvero, intervenire affinchè il grande lavoro, svolto in questi mesi dagli inquirenti e dalla parte migliore della Magistratura che ha portato alla sbarra personaggi di spicco e ha determinato importanti sequestri di beni alle ‘ ndrine locali, non rimanga vano ed isolato .

Per Calogero e per la CGIL non basta,dunque, la pur positiva attenzione di Maroni, ministro dell’Interno,  manifestata attraverso una telefonata , ma bisogna andare oltre per sconfiggere la mafia da un lato e dall’altro per creare condizioni economiche e culturali in grado di prevenire il proliferarsi della subcultura mafiosa.

La migliore risposta per sostenere la Piana e per costruire condizioni di vita migliori e quella di investire in cultura e formazione . Un idea concreta è istituire a Rosarno per la grande scommessa democratica che rappresenta un corso di studi universitari con specializzazione in cultura ed economia della legalità. Il sapere sconfigge la ‘ndrangheta!

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