Un tycoon politicamente scorretto, due cubani, un ebreo socialista e una ex First Lady alle prese con un maxi-scandalo. Sono gli insoliti protagonisti della corsa per la Casa Bianca, mai così piena di incognite, e che culminerà nella sfida finale dell’8 novembre. Lunedì, con i caucus in Iowa, partiranno le primarie di repubblicani e democratici, le cui sorti si decideranno tra fine maggio e inizio giugno. Un percorso che si prospetta pieno di ostacoli e colpi di scena per i candidati in cerca della nomination.
I “frontrunner” continuano a essere Hillary Clinton e Donald Trump, ma l’ex First Lady deve fare i conti con il riacutizzarsi dello scandalo delle mail e con un avversario inaspettatamente forte come il socialista Bernie Sanders, outsider mai iscritto al Partito democratico. Gli ultimi sondaggi danno il 74enne senatore del Vermont ad appena 3 punti di distanza dalla Clinton in Iowa e ampiamente in testa in New Hampshire, dove, secondo la Nbc, avrebbe addirittura un vantaggio di 19 punti.
Se tra i democratici si profila, per il momento, una sfida a due Clinton-Sanders – per i sondaggi Martin O’Malley è fuori gioco – tra i repubblicani il duello si è spostato tra i due principali “inseguitori” di Trump, Ted Cruz e Marco Rubio. Il primo, senatore del Texas e icona dei Tea Party, ha letteralmente spostato il mirino della sua campagna contro Marco Rubio, investendo ogni singolo dollaro in pubblicità per frenare l’avanzata del “collega” della Florida, protagonista di una rimonta nei confronti di Trump (secondo gli ultimi sondaggi è a 7 punti di distanza in Iowa). Mentre Jeb Bush arranca in fondo alla lista, tutti gli occhi sono puntati su Michael Bloomberg, il miliardario ex sindaco di New York che potrebbe scendere in campo da indipendente e provocare un “terremoto” elettorale. (AGI)