Domani nelle librerie Usa e getta di Serge Latouche, la nuova edizione di un saggio che ci ha fatto aprire gli occhi sulla vita a termine degli oggetti di consumo.
I beni di consumo sono stati programmati per durare un tempo prestabilito ed essere sostituiti subito da altri, perpetuando il ciclo forsennato di iperproduzione, consumo compulsivo e scarto. Cellulari, computer e lavatrici scadono al pari dei latticini? Riusciamo ormai a compiere prodigi come le operazioni chirurgiche a distanza e non possiamo allungare la durata di un frigorifero? Latouche in Usa e getta ha gettato il sasso e le acque hanno cominciato a smuoversi, anche a livello legislativo.
Se si punta il dito sul ciclo troppo breve degli oggetti di consumo, le lobby industriali – in particolare quelle degli apparecchi elettrici ed elettronici – parlano di «leggenda» e hanno buon gioco a sostenere che è difficilmente dimostrabile un sabotaggio intenzionale, in fase di progettazione. Secondo le associazioni dei consumatori e ricercatori indipendenti invece la vita media dei beni durevoli si è ridotta di un terzo nello spazio di una generazione. In questa nuova edizione accresciuta, che segue di pochi anni la prima (2012), Latouche risponde puntualmente a obiezioni e quesiti sollevati dal dibattito vivacissimo che si è scatenato in una materia in cui sono coinvolti interessi colossali. In Usa e getta fa entrare nel discorso variabili decisive: le politiche di vendita che, sovvenzionando l’acquisto delle novità, spingono a sostituire rapidamente i vecchi apparecchi ancora funzionanti; l’alibi dell’ecoefficienza, che decanta il risparmio energetico dei nuovi apparecchi, ma sposta l’attenzione dall’immane mercato dei gadget energivori, che annullano qualsiasi riduzione possibile dello spreco. Latouche, come sempre, tocca i punti vitali del funzionamento della nostra società, e dimostra quanto siano ormai intaccati dalla malattia produttivistica.
Serge Latouche è professore emerito di Scienze economiche all’Università di Paris-Sud. Tra i suoi ultimi saggi pubblicati presso Bollati Boringhieri: Breve trattato sulla decrescita serena(2008), Sortilegi. Racconti africani (con Enzo Barnabà, 2008), L’invenzione dell’economia(2010), Come si esce dalla società dei consumi. Corsi e percorsi della decrescita (2011), Per un’abbondanza frugale. Malintesi e controversie sulla decrescita (2012), Limite (2012), Dove va il mondo? Un decennio sull’orlo della catastrofe (con Yves Cochet, Jean-Pierre Dupuy e Susan George, 2013) e L’economia è una menzogna. Come mi sono accorto che il mondo si stava scavando la fossa (2014).