Usa, la Corte Suprema non ferma il boia: giustiziato il detenuto disabile

Creato il 09 agosto 2012 da Coriintempesta

da: IlFattoQuotidiano

Quella di Marvin Wilson, accusato di omicidio in una vicenda controversa, è stata la 484esima condanna a morte eseguita in Texas in trent’anni, la 246esima in 12 anni. L’uomo aveva registrato in più test un “QI” basso. Ma non è bastato

Il governatore del Texas Rick Perry

La sentenza di condanna a morte di Marvin Wilson per l’omicidio di Jerry Williams nel 1992 è stata eseguita. A nulla è servita la mobilitazione delle associazioni per i diritti umani né l’ultimo appello presentato dall’avvocato Lee Kovarsky affinché la Corte Suprema tenesse conto dei ritardi mentali di cui Wilson era affetto e fermasse l’esecuzione. Appello respinto. Alle 18,27 ora statunitense, in piena notte in Italia, Wilson è stato dichiarato morto, 14 minuti dopo aver ricevuto l’iniezione letale che ha stroncato la sua vita. “Sono venuto qui da peccatore e me ne vado da santo.

Riportami a casa Gesù”, sono state le ultime parole dell’uomo che nei test per calcolare il quoziente intellettivo aveva fatto registrare soltanto 61 punti e la cui condanna, pertanto, per una precedente sentenza della stessa Corte Suprema, sarebbe potuta essere commutata con l’ergastolo.


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