Il ricorso alla Corte Suprema era stato intentato contro il precedente pronunciamento della Corte di San Francisco, la quale aveva stabilito che “la frase è cerimoniale e patriottica e nulla ha a che fare con le istituzioni religiose”. Newdow non è comuque il primo ad intentare una causa contro il famoso motto, ufficiale dal 1956, sebbene i sondaggi dicano che il 90% della popolazione è favorevole a quell’iscrizione sulle monete. Tutti i precedenti ricorsi sono però stati bocciati con motivazioni analoghe a quelle del caso di Newdow.
L’ateo Micheal Newdow, oltre ad essere lo zimbello del gruppo, è anche attivo ministro della Universal Life Church, un’associazione religiosa americana.