Magazine Psicologia

Usa, sì ai gay dichiarati nell’esercito Obama esulta: Mai più falsità

Da Psicoterapeutico

Via libero definitivo alla legge che abroga il «don’t ask, don’t tell». Alcuni repubblicani votano a favore

—-

Usa, sì ai gay dichiarati nell’esercito Obama esulta: Mai più falsità

Obama

Con una maggioranza assai ampia, 65 voti a favore e 31 contrari, il Senato degli Stati Uniti ha dato il via libero definitivo alla legge che riconosce appieno il diritto dei gay dichiarati a prestare servizio nelle forze armate Usa, abrogando la cosiddetta politica adottata nel 1993 da Bill Clinton del «don’t ask don’t tell» («non te lo chiedo ma non me lo dire»), un escamotage per permettere a gay e lesbiche di restare in servizio a patto di non rivelare il loro orientamento sessuale. Il voto rappresenta una grande vittoria per il presidente Barack Obama, che ne aveva fatto uno dei temi della sua campagna elettorale. Ora, ha commentato l’inquilino della Casa Bianca, ai «patrioti americani», gay o lesbiche, «non sarà più chiesto di vivere nella menzogna per servire il Paese che amano».

I VOTI A FAVORE E LE CRITICHE - Anche alcuni senatori repubblicani hanno votato a favore dell’abrogazione del «don’t ask don’t tell». Non sono comunque mancate le voci assai critiche, come quella dell’ex candidato alla presidenza John McCain, che ha definito quello dell’abrogazione della legge in vigore «un giorno molto triste». Negli ultimi 17 anni almeno 13.000 uomini e donne sono stati espulsi dalle forze armate per aver fatto outing.

LUNGO ITER – La legge approderà ora sul tavolo di Obama (che prevede di firmarla la prossima settimana) senza ulteriori iter parlamentari, anche se per l’effettiva entrata in vigore delle nuove regole occorrerà attendere ancora a lungo. Gli esperti legali delle forze armate dovranno infatti assicurarsi in precedenza che le nuove regole non influenzino negativamente l’operatività delle truppe: un processo che potrebbe durare anche un anno.

Fonte Corriere.it


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :