Usa: “Stupratore non raggiunge l’orgasmo, non c’è reato”

Da Ladyblitz @Lady_blitz

NEW YORK – Se durante uno stupro non viene raggiunto l’orgasmo, non esiste reato. Sarebbe questo il pretesto per cui un ateneo americano avrebbe evitato di perseguite l’autore di una violenza sessuale.

Le autorità federali americane hanno aperto un’indagine su come la University of Southern California (Usc) gestisca i casi di aggressione sessuale, dopo che alcune studentesse dell’ateneo hanno affermato che le loro denunce siano state di fatto respinte con vari pretesti.

Secondo quanto riferisce il popolare sito web BuzzFeed sarebbero 14 le studentesse che avrebbero presentato denuncia contro la Usc. In particolare una di esse, Ari Mostov, ha raccontato di aver riferito al Dipartimento di sicurezza pubblica della Usc di essere stata violentata da un suo compagno, e dopo diversi mesi si è sentita rispondere che né l’università né la polizia avrebbero perseguito il presunto stupratore, perché questi “non ha avuto un orgasmo”.

“Sono stata ferita. Sono stata oltraggiata. Sono stata violentata”, ha affermato Mostov, aggiungendo che le autorità di sicurezza dell’ateneo erano “totalmente in errore quando hanno deciso che da cinque a dieci minuti di penetrazione forzata non rappresentano uno stupro perché il mio stupratore era troppo ubriaco” per raggiungere l’orgasmo.

Il codice penale della California, sottolinea BuzzFeed, stabilisce peraltro che qualsiasi penetrazione, anche minima, è sufficiente per parlare di stupro.

Un’altra studentessa, Tucker Reed, ha raccontato di avere lo scorso autunno denunciato alle autorità dell’università di essere stata violentata, e di aver presentato anche delle registrazioni audio in cui il suo rapitore ammetteva le sue responsabilità, ma dopo sei mesi l’ateneo ha deciso di chiudere il caso, affermando che non aveva fornito prove a sufficienza. E i casi del genere sarebbero apparentemente molti di più, tanto da spingere alcune studentesse a farsi ora avanti con una denuncia pubblica.