Usanze e tradizioni della Festa dei Morti in Sicilia

Creato il 17 ottobre 2014 da Moveup

Scritto da: Luisa Cassarà 17 ottobre 2014 in Notizie dal mondo Inserisci un commento 177 visite

La Festa dei Morti in Sicilia è molto sentita: certo, la festa di Halloween prova in tutti i modi a rubargle la scena, ma sull’Isola questa tradizione resiste più viva che mai. La Festa dei Morti, rispetto a quella importata dagli Stati Uniti, propone una visione più “serena” dei defunti, che tornano nella notte tra 1 e 2 novembre per portare doni ai bambini.

Il 2 novembre si tiene in molti centri la “Fera di li morti“, dove le bancarelle propongono un po’ di tutto, dai giocattoli ai dolci tipici, ma per il resto, in ogni provincia, i diversi paesi e città hanno interpretato e vissuto questa ricorrenza a modo proprio. Nel Trapanese, ad Erice i defunti escono dalla chiesa dei Cappuccini e vanno a trovare i bambini soltanto dopo essersi diretti a Rocca Chiana, dove improvvisano banchetti con le specialità locali, mentre a Salaparuta i morti non sono soliti entrare nelle case, ma lasciano i regali davanti le porte o sui davanzali delle finestre, dove sono stati messi canestrini o anche scarpe.

Ad Acireale, invece, i morti girano per la città vestiti di bianco, indossando scarpe di seta, in modo da non fare rumore, mentre a Cianciana (in provincia di Agrigento), i defunti partono dal Convento di S. Antonio dei Riformati e si dirigono al Calvario, dove recitano una preghiera al Crocifisso; quindi scendono la via del Carmelo e portano i loro regali ai bambini. Spostandoci nel Palermitano, a Borgetto e Partinico, i morti camminano a piedi scalzi, avvolti in un lenzuolo, a due a due, con le torce accese. A Torretta, invece, si coglie l’occasione per inaugurare la stagione autunnale ed i fidanzati sono soliti portare alle loro belle un cesto di frutta di martorana.

…e i bambini?

Se ai morti spetta il compito di portare regali, ai bambini non rimane altro che cercarli, perché – in alcuni casi – i defunti si divertono a nascondere i propri regali, solitamente giocattoli o dolci. Anticamente si usava regalare qualcosa di utile, soprattutto scarpe: da qui deriva l’usanza di alcuni paesi di appendere sui muri un paio di ciabatte vecchie nella notte di Ognissanti, che si sarebbero trasformate in scarpe nuove la mattina seguente.

Riuscirà la festa di Halloween ad avere la meglio su queste tradizioni? Nel frattempo, ci piacerebbe conoscere le usanze delle vostre province: raccontatecele nei commenti.


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