Uscendo dal guscio: secondo giorno dell’Excellence Coaching

Creato il 29 aprile 2011 da Mercedescoach

Siamo alla seconda giornata di corso. La magia dell’Excellence inizia a crescere. E’ meraviglioso ogni volta vedere le persone venir fuori da se stesse.

Come venir fuori da se stesse?, mi dirai.

Si, escono piano piano dal guscio, prima si agitano  per via delle emozioni che crescono dentro, esponenzialmente,  tristezza, rabbia, nostalgia, paura, vecchi ricordi, vecchi meccanismi, iniziano a farsi scomodi, si agitano dentro il guscio finché iniziano a dubitare, e a pensare che ormai dopo il letargo si inizia a stare scomodi lì dentro, si guardano intorno, e trovano persone autorevoli, simpatiche, competenti, che fanno venir voglia di lanciarsi fuori, di fidarsi dell’invito a riprendersi in mano la propria vita, passo a passo. Alcuni però non si sentono ancora pronti, preferiscono stare ancora un po’ li, a vedere chi va per prima, e se sopravvive. Alcuni altri sono talmente scomodi ormai, talmente addolorati dentro il guscio, che prendono coraggio, un bel respiro, e anche se si sentono il cuore in gola, gli occhi a punto di scoppiare in lacrime, mettono prima un piedino fuori, poi un altro, fino a uscire al completo.

E si fanno vedere, si fanno sentire, si fanno ascoltare. Adoro questa parte, le persone sono sempre diverse dall’idea che c’eravamo fatti su di loro. Perchè anche se quello che avevamo intuito e capito o visto era giusto, sono sempre molto più ricche. Sempre. E’ per questo che adoro le persone, stare in mezzo a loro, lavorare con loro. Perché l’energia cambia quando si fanno vedere.

Ognuno di noi, io, te, i tuoi nonni, il fruttivendolo vicino a casa tua, il signore che guida il tram, quello in ufficio che ti sta sullo stomaco, ogni persona che incroci per strada, e che hai incontrato nella tua vita, ha un mare dentro.  Hai presente il mare? Hai presente quanto è largo, esteso,  profondo, popolato, da piccole cose colorate, alcune che stanno lì per poco, e poi servono da nutrimento agli altri, popolato anche da enormi bestie che ci fanno paura?. Bene, dalle persone vediamo solo la superficie, a volte piatta, a volte più mossa, con qualche pesciolino che salta qua e là ogni tanto, qualche alga che vaga a caso, ogni tanto qualche spazzatura che non è stata buttata nel posto giusto, buttata da se stessi o da altri che sono passati di lì, e con quella bottiglia in balia delle onde che girovaga, sperando tanto che qualcuno la trovi e legga il disperato messaggio di aiuto, e ci salvi, ci aiuti, ci venga a prendere, ci scopra, ci protegga.

Bene. Qui è che non c’è niente da sperare. Perché come si dice in Argentina “el que espera desespera”, chi spera va in disperazione . Bisgona agire, se poi agisci divertendoti, ancora più efficace .

La formula qui è: lasciarsi guidare, mettersi in gioco, e mettercela tutta. Così facendo il risultato è garantito. E sarà magico.

Buon corso a tutti i corsisti di questo giro di Excellence giostra, e alla prossima


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