“Uscio” by Zamagni Luca

Da Parolesemplici

L’uomo s’affaccia.

La mano tra i folti capelli

sembra voler continuare

ciò che le forze hanno abbandonato;

l’aratro, immobile riposa.

 Rigoli di fatica,

ricordano

i tiepidi e pungenti raggi

sul rude volto;

volto ch’ora è rivolto

al riflesso puntuale e luminoso

delle dorate briciole di cielo

ch’incastonano materno ventre.

Luci e ombre si susseguono

al ritmo della vita.

Il corpo matura.

L’uomo s’affaccia,

disseta l’orgoglioso olfatto,

sazia l’impaziente sguardo.

Poesia candidata al Premio internazionale di poesia Piccapane