Uscire dal gruppo

Creato il 23 ottobre 2012 da Propostalavoro @propostalavoro

Facebook, sei milioni di Americani e un milione di Inglesi stanno abbandonando il social network piu` popolare di tutti (secondo uno studio di Tim Warstall dell’Adam Smith Institute of London), eppure il sistema di Zuckerberg ha numeri cosi` elevati, 700 milioni di utenti nel mondo, 21 milioni in Italia, che queste cancellazioni, seppur alte, sono ininfluenti.

Quali sono le ragioni che spingono a dire addio a facebook?

Facebook e` una fonte molto potente di autogratificazione; con una sola foto ben riuscita possiamo ricevere un gran numero di commenti positivi in pochissimo tempo, possiamo essere onnipresenti, stringere amicizie, organizzare feste, tenerci in contatto con amici lontani. E` un ottimo posto dove pubblicizzare se stessi, la propria professione, ma tutto questo ha un prezzo: Fb richiede grandi energie per interpretare e rispondere in modo aeguato, e` un amplificatore, spesso di paranoie e polemiche. La smania di condividere quasi tutto della nostra vita, da cio’ che mangiamo a quante ore dormiamo o dove ci troviamo e con chi, ci illude di averne il controllo, e`molto piu` semplice raccontare cosa si sta facendo piuttosto che trovare qualcuno disposto ad ascoltarci e insieme si sviluppa un desiderio sempre piu` forte di controllare le notifiche per scoprire qualche novità, un nuovo commento. Uno studio condotto da Wilhelm Holfmann della University of Chicago’s Booth School of business, su un gruppo di studenti, ha concluso che i bisogni legati ai media, come ad esempio controllare la posta o sapere se hai aggiornamenti nei social sono i piu` difficili da resistere e opporsi genera nervosismo e agitazione proprio come in una crisi di astinenza. Ecco perche` cancellarsi da questo social network equivale quasi ad un suicidio.

Cosa cambia nella vita di una persona quando non è più iscritta a Facebook? E` così forte questo mezzo da indurci il terrore di uscire dalle sue reti? Come in tutte le dipendenze c’e` una crisi di astinenza ma vincerla genera soddisfazione, si puo` sentire la mancanza dell’ abitudine a chattare, a fare gruppo con alcuni amici, perche` non chiamarli allora o vederli? Osservare un bel paesaggio senza la necesseita` di doverlo fotografare e condividere con tutti puo` spiazzare, puo farci sentire soli eppure e` un piacere riappropriarsi della gioia di sentire fino in fondo soltanto le nostre sensazioni. Il Bergen Facebook Addiction Scale è stato messo a punto da Cecilie Schou Andreassen dell'Università di Bergen, in Norvegia, dopo un test a cui ha sottoposto 423 studenti. Ha identificato sei sintomi , cui corrispondono sei domande «Passi molto tempo a pensare a Facebook (Fb) o a come usarlo? Senti il bisogno di usare più spesso e a lungo Fb? Vai su Fb per dimenticare i problemi personali? Hai cercato di ridurne l'uso senza successo? Diventi mai irrequieto o agitato se non puoi usare Fb? Hai utilizzato tanto il social network da sperimentare effetti negativi su lavoro o studio?». Rispondere «spesso» o «sempre» in almeno quattro casi significa soffrire di dipendenza da Fb. In Conclusione, i potenziali «drogati da Fb» sono più spesso le persone ansiose e socialmente insicure. Chi e’ «organizzato e ambizioso» si sottrae al pericolo della dipendenza perche` usa Fb come uno strumento, di lavoro o per tenersi in contatto con gli amici. Il nemico dunque non e` il mezzo ma l`uso che se ne fa!


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