Uscire dalla crisi, altre idee.

Creato il 14 febbraio 2012 da Mir Gorizia @Ettore_Ribaudo
Rilanciare l’economia mettendo la persona al centro dell’interesse del cambiamento.Questa può essere un’altra strada per uscire dalla crisi.I consulenti del lavoro, che operano quotidianamente al fianco dello Stato e dei cittadini, hanno il dovere di partecipare a questa azione, per consentire al Paese di mettere in atto riforme strutturali: l’Italia ha bisogno di tornare a essere un’economia trainante al centro dell’Europa.Il Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro e i Sindacati seri, devo partecipare al dibattito nazionale proponendo idee e riforme, contenute nel documento allegato ‘Italia 2020, con queste proposte per il rilancio del Paese.1) Riduzione del costo del lavoro percorsi formativi di qualità, 2) un nuovo modello di welfare, semplificazione delle procedure amministrative3) valorizzazione delle attività professionali.Questi, temi forti della proposta di noi, MNC, da sempre al fianco di cittadini e imprese.E’ preciso dovere di tutti partecipare a questa difficile fase che sta attraversando il Paese: noi facciamo la nostra parte  dando il nostro concreto contributo di idee a partire dal mondo del lavoro.E’ noto che da qui parta tutto, che questa sia il segmento più importante dell’intero sistema e che se riparte il lavoro riparte l’intera economia italiana.Abbiamo individuato pochi ma incisivi interventi che, se attuati in tempi celeri, possono dare impulso all’economia italiana.Spiace rilevare come, invece di pensare alla critica situazione creatasi nella nostra economia, ci sia chi continua a teorizzare la liberalizzazione, indiscriminata e non ponderata, degli ordini professionali quale provvedimento utile alla crescita. Sappiamo tutti che sarebbe ininfluente a questo fine ma molto influente sullo spostamento del mercato da chi agisce in base a una qualificazione a chi invece no.Altri punti potrebbero essere i prestiti per i Giovani.I prestiti per i giovani imprenditori sono ciò su cui l’Italia deve saper puntare per risollevarsi dalla crisi , visto che negli ultimi quattro anni le aziende guidate dagli “under 30” sono diminuite dell’11%. Lo rileva lo studio di Ernst&Young, presentato a Cannes al G20 Young Entrepreneurs Summit, che analizza la situazione del mercato imprenditoriale giovanile italiano e internazionale. L’indagine di Ernst&Young, in particolare, mette in luce la situazione difficile del mondo imprenditoriale giovanile nel nostro Paese. I numeri parlano da soli: la disoccupazione dei giovani raggiunge il 27% (peggio di noi ci sono solo Grecia e Spagna) e il numero dei giovani imprenditori è diminuito di 53.000 unità, mentre nel Nordest la situazione appare ancora più critica con un calo che si aggira intorno al 14,3%, che riguarda soprattutto il settore edilizio. Complessivamente appena il 5,3% del totale degli imprenditori italiani è rappresentato dagli “under 30”. Lo studio di Ernst&Young non si limita a descrivere il quadro di questa situazione difficile, ma cerca di dare anche qualche indicazione per il riscatto del mondo imprenditoriale del Paese: accesso ai prestiti personali e formazione appaiono le parole chiave per il successo delle giovani imprese. In particolare in Italia, la difficoltà di ottenere un prestito è aumentata con l’acuirsi della crisi, per cui per i giovani che vogliono aprire un’attività imprenditoriale la strada non è certo semplice. Come se non bastasse i costi dello start-up nel nostro Paese sono i più alti rispetto a quelli di molti altri paesi industrializzati (18,5% sul reddito), una situazione aggravata da una forte pressione fiscale e da una burocrazia soffocante. La necessità di una maggiore facilità nell’erogazione dei prestiti per gli imprenditori “under 30” appare quindi una priorità assoluta per rilanciare l’economia nazionale, insieme a uno snellimento delle procedure burocratiche e a un alleggerimento della pressione fiscale. I giovani imprenditori hanno bisogno di prestiti ad hoc pensati per le loro esigenze: per questo è necessario che gli istituti bancari abbiano nelle loro proposte di finanziamenti anche offerte agevolate pensate per gli “under 30”. Chi vuole intraprendere un’attività imprenditoriale deve quindi stare attento alle offerte sul mercato per trovare i possibili prestiti agevolati più adatti alle proprie esigenze, sempre che la Banca li conceda!http://feeds.feedburner.com/blogspot/sHlyJTags: Caserma amadio, cormons, costo del lavoro, crisi, economia italiana, Economia rurale, elezioni fvg, inquinamento luminoso, lavoro, riforme strutturali, sindacati, sprechi, Sprechi energetici, Tasi, Tasse, terna