Siamo ormai tutti abituati a rafforzare le nostre presentazioni e i nostri public speach con slide e strumenti, che dovrebbero catturare l’attenzione del nostro uditorio e stupirlo con effetti speciali. Tuttavia quando non si rispettano gli equilibri tra i contenuti e la forma, il rischio è quello di ottenere l’effetto contrario finendo per distrarre il pubblico con un’overdose di immagini e un eccesso di forma, che diventano pesanti e tolgono freschezza ai propri contenuti. Per evitarlo occorre progettare con attenzione il public speach, pensando in primo luogo ai contenuti che vogliamo comunicare, al criterio logico da utilizzare per esporli e successivamente alla forma per rafforzarli e renderli più significativi. Non possiamo in ogni caso semplicare la nostra esposizione trasformandola in una lunga e monotona sequenza di slide e questo per quanto logico possa sembrare è un errore in cui molti incorrono, anche perchè l’uso di strumenti tecnologici oltre a semplicare i contenuti è un notevole sostegno che ci viene offerto durante la nostra esposizione, ma il rischio ancora una volta è l’eccessiva banalizzazione e la mancanza di uno stile e di un approccio personale, che è quello che ci contraddistingue davanti all’uditorio.
Barbara Barbieri, 18 marzo 2011