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La notizia è di qualche giorno fa: è stato scoperto un bug nel kernel Linux che permette ad un utente ordinario di diventare amministratore passando per la gestione della memoria utilizzata per avviare i processi. La falla, confermata dallo stesso Torvalds, il papà di Linux, è in realtà considerata di livello medio perchè pare che l’exploit sia eseguibile solo in locale e non da remoto.
La cosa interessante è che, da quanto dimostrato, questa vulnerabilità riguarda anche i device Android: anche sui dispositivi Android infatti sembra sia possibile con il medesimo exploit ottenere i privilegi di root (essendo Android un OS basato su Linux).
Finora non abbiamo trovato notizie in merito per fixare il bug sulla piattaforma mobile, mentre per quanto riguarda le versioni desktop di Linux è già stata rilasciata una patch di sicurezza per la distro Ubuntu 11.10 (può essere applicata con un normale aggiornamento del software e successivo riavvio della macchina) e Red Hat ha confermato che a breve verrà rilasciato un fix per risolvere il problema.