Salve a tutti, eccocci con il secondo appuntamento di questa nuova rubrica di SognandoLeggendo: “Utenti Recensori“.
Ebbene sì, abbiamo intenzione di dare “voce” a tutti voi, nostri fedelissimi lettori!
Avete letto un libro che avete amato particolarmente e non potete non gridare al mondo “perché” l’avete amato così tanto?
Volete parlarci del vostro libro/saga preferito/a?
Avete odiato un romanzo al punto da non riuscire a finirlo e volete mettere in guardia i vostri colleghi lettori?
Ecco il posto giusto per voi!
Leggete le regole e inviateci la vostra recensione!
Donna Woolfolk Cros
Figlia di Dorothy Woolfolk, una fumettista americana e del romanziere William Woolfolk, Donna Woolfolk Cross ottenne il diploma Bachelor in Inglese presso l’università della Pennsylvania nel 1969. Dopo aver lavorato a Londra presso la casa editrice Virgin Books, ritornò negli Stati Uniti stabilendosi a New York dove ha insegnato letteratura presso l’Onondaga Community College di Syracuse (New York), e successivamente diventando una scrittrice a tempo pieno, pubblicando quattro saggi e un romanzo.
Titolo: La Papessa
Autore: Donna Woolfolk Cross
Edito da: Newton&Compton
Prezzo: 6,90 €
Genere: Storico
Pagine: 460 p.
Voto:
Trama: Giovanna nasce nell’anno del Signore 814, in un’epoca in cui le donne sono considerate empie, inferiori e indegne di essere istruite. Lei ha invece un forte desiderio di sapere, che cerca di soddisfare di nascosto con l’aiuto del maestro Esculapio. Divisa tra l’amore impossibile per un uomo e quello altrettanto impossibile per i libri, Giovanna sceglie questa seconda passione. Assume l’identità di suo fratello Giovanni, morto durante un’incursione vichinga, e si nasconde per dodici anni in un monastero benedettino, finalmente libera di leggere, studiare e capire i segreti delle arti e delle scienze. Grazie a questo inganno e alla sua devozione Giovanna avanza a lunghi, incredibili passi nella gerarchia religiosa: giunge a Roma, dove nessuno sospetta della sua falsa identità, e viene eletta papa, rinunciando in quel momento e per sempre al suo amore ritrovato, Gerardo. Durante la solenne processione di Pasqua, però, la papessa viene pubblicamente e tragicamente smascherata…I suoi successori faranno di tutto per cancellarla dai registri pontifici e la Storia la dimenticherà. In bilico tra verità e leggenda, giovanna è uno tra i personaggi più controversi e affascinanti di tutti i tempi.
Recensione
di Angela I.
La Papessa è un romanzo di Donna Woolfolk Cross che ho letto in pochi giorni, pur non essendo un libriccino.
Ogni pagina mi ha attratta, incuriosita affinché proseguissi nella lettura e imparassi a conoscere sempre meglio Giovanna da Ingelheim, nata nell’anno 814 e morta nell’855.
Chi è Giovanna? Ma soprattutto, è realmente esistita o è frutto della leggenda?
L’appendice alla fine del romanzo lascia in effetti col dubbio, nonostante l’impegno dell’autrice ad indagare, ricercare materiali e documenti del passato – e quale passato…! tra i più bui della Storia! – e a sfoderare argomentazioni e deduzioni logiche a sostegno della propria tesi: Giovanna – o meglio, Johanna – è un personaggio realmente esistito, ha davvero varcato il soglio pontificio, seppur per breve tempo, anche se la storiografia ufficiale circa i papi ha voluto insabbiare e tramandare il tutto come una leggenda.
Giovanna nasce e vive in un “brutto periodo” – il IX sec. -, avvolto nelle tenebre dell’ignoranza e della superstizione, in cui la vita è sì difficile per tutti, ma lo è ancor di più per la donna, considerata un essere inferiore, con capacità intellettivamente limitate rispetto all’uomo, incapace di capire ed imparare tutto ciò che ha a che fare con le scienze, il sapere, la cultura…: la fonte di ogni tentazione e concupiscenza per il maschio…
Ma Giovanna vuole un destino diverso per sè: sin da piccola mostra una natura indipendente ed una personalità intelligente, arguta, curiosa, affamata di conoscenza; da subito troverà ostacoli sul proprio cammino, a cominciare da casa propria, da suo padre.
Giovanna è figlia di una donna sassone (“pagana”), sposata ad un canonico inglese, rude, violento, bigotto fino all’estremo, privo di alcuno slancio di affetto sia come marito che come padre.
Sua madre e suo fratello maggiore Matteo l’amano teneramente; Gudrun, la mamma, condivide con lei i segreti, le storie e i canti della propria cultura pagana – odiata a morte dal marito – e Matteo le insegnerà a leggere e scrivere.
Sui figli maschi il canonico riversa tutta la propria speranza di vederli un giorno diventare uomini di chiesa dotti, ma Matteo – che prometteva bene – muore che è ancora giovane e Giovanni è pigro e con capacità limitate.
La ragazzina, sotto la stimolante guida del maestro greco Esculapio, imparerà a studiare non solo i testi sacri e classici, ma svilupperà capacità critiche e pensiero logico, qualità considerate estranee e proibite all’universo femminile.
Prima di andar via, Esculapio dona a Giovanna un libro che la bimba terrà gelosamente custodito fino a quando il padre non lo scoprirà e le chiederà di eliminare con un coltello le lettere dal libro; al rifiuto ostinato della piccola, l’uomo la prenderà brutalmente a vergate fino a farle perdere i sensi.
Ma questo non scoraggia la forte e determinata Giovanna, che riuscirà ad entrare nella schola di Dorstadt, insieme al fratello Giovanni.
Lì conoscerà l’unico uomo che amerà in tutta la propria vita e che a sua volta l’amerà teneramente: Gerardo, un uomo più grande di lei, colto, gentile, con dei valori sani…, ma sposato.
Grazie ad una serie di (dis)avventure, Giovanna riuscirà a prendere l’identità di Giovanni (morto durante un’invasione normanna) ed entrerà nel monastero di Fulda; vi resterà per anni, vivendo come un monaco e imparerà la sapienza e i segreti delle arti e delle scienze, uscirà di là e andrà a Roma, dove riuscirà ad essere medico personale di due papi.
Rivede Gerardo e capisce che l’amore tra loro è ancora più forte di prima, ma Giovanna continua a scegliere la propria strada di prete affianco al papa, finché non viene eletta lei stessa Vescovo di Roma.
Ma il destino ha in serbo per lei brutte sorprese….
A prescindere dalla storicità o meno di Johanna, questo romanzo è scritto con accuratezza e precisione storica (fatta eccezione per qualche data volutamente spostata per necessità narrative) e ci porta dentro la vita di questa donna straordinaria, nei posti in cui è stata, nella mentalità crudele e gretta che ha incontrato, ma anche alla gente semplice e buona che l’ha aiutata o a quella assetata di potere e malvagia che le ha fatto del male…; ci conduce nei segreti del suo cuore di donna, di una donna che ha amato con devozione un solo uomo, ma ha sacrificato questo sentimento puro per seguire un ideale: essere una donna libera, libera di scegliere, di studiare, di ragionare, di indagare, forse anche di mettere in dubbio la propria fede; una donna che si è data da sola l’opportunità di coltivare i propri sogni e di lasciare una traccia di sè nella storia, nonostante qualcuno abbia cercato di cancellarne la memoria.