di Giacomo De Fanis e Daniele Fulvi
Come testimoniato dal recente dibattito politico, non è più possibile eludere né ignorare le tematiche oggetto della riflessione bioetica, che si pongono con una veemenza sempre maggiore al centro del dibattito pubblico. In particolare, soprattutto a seguito degli ultimi episodi di cronaca, quello della maternità surrogata (o “utero in affitto”), rappresenta uno dei temi più delicati e spinosi, al punto che vien da sé per molti sentire di dover prendere posizione a favore o contro il ricorso a tale pratica, sia da parte di una coppia eterosessuale sterile e/o incapace di portare avanti una gravidanza sia da parte di una coppia omogenitoriale che desideri un figlio. Concernendo considerazioni sul tema della vita, nella sua riproduzione e in particolare nelle dinamiche del suo sviluppo e del suo svolgimento, evidentemente la bioetica è chiamata in causa con impellenza a sviluppare una riflessione debitamente critica.
Utero in affitto: perché no? (PDF)