Non proprio, perchè l’uva è un frutto piuttosto yin essendo molto acquoso e molto zuccherino. Come la ciliegie un chicco tira l’altro e se ci lasciamo prendere la mano rischiamo di fare il pieno di energia raffreddante in un periodo in cui il nostro corpo ha bisogno di caricarsi lentamente di yang.
Cuocerla al forno è un buon sistema per “yanghizzarla”, oltre che renderla deliziosa….
Per l’uva al forno:
500 g di uva nera da tavola
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
4-5 rametti di timo
sale
Separa gli acini dal raspo e tagliane a metà circa un terzo. Gli altri rimangono interi. Trasferisci tutti gli acini, sia quelli interi, sia quelli a metà, in una ciotola e condiscili con l’olio, una presa di sale e le foglioline di timo. Mescola bene e trasferisci il tutto su una teglia rivestita di carta forno. Inforna a 200° per 15-20 minuti. Quando alcuni acini cominciano a creparsi l’uva è pronta.
Per il chapati:
100 g di farina integrale
1 cucchiaino raso di sale marino integrale
acqua q.b.
Mescola la farina e il sale con acqua quanto basta per poter impastare e ottenere una palla elastica. Lasciala riposare coperta da un canovaccio umido in un luogo riparato da correnti d’aria, per 30 minuti.
Trascorso il tempo di riposo dividi la pasta in due palline e stendile con il mattarello formando due dischi sottili di circa 3 mm di spessore.
Lascia riposare coperto dal canovaccio umido per altri 30 minuti.
Scalda bene una padella antiaderente o una padella per cépes e cuoci i dischi uno alla volta su entrambi i lati schiacciano leggermente con un cucchiaio di legno. Dovranno gonfiare un pochino.
Tienili al caldo coperti da un canovaccio asciutto finchè porterai in tavola interi o tagliati a triangoli accompagnandoli con l’uva al forno e il suo sughetto.
Buon appetito!
Prova questa ricetta e raccontami come è andata. I tuoi commenti, suggerimenti o domande sono molto importanti per me e sono sicura che saranno di grande aiuto per tutti.