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Uzbekistan: nuova frontiera per gli investimenti. Intervista alla Landi Renzo, che produrrà sistemi a gas

Da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

LandiRenzodi Giacomo Dolzani

L’Uzbekistan, come gran parte delle repubbliche ex sovietiche dell’Asia centrale, con la realizzazione di reti di comunicazione moderne, centrali energetiche di grandi dimensioni, ed aree adibite appositamente a diventare poli industriali, con tutte le strutture e le agevolazioni fiscali necessarie sta ponendo le basi per un futuro, rapido, sviluppo economico.
Questo paese infatti, in seguito alle politiche messe in campo dal governo di Tashkent, sta richiamando investimenti da tutto il mondo, soprattutto dopo la creazione della Navoi Special Economic Free Zone (Fiez), un’area di 564 ettari che, grazie alla presenza di infrastrutture moderne, alla sua posizione strategica ed alla grande disponibilità di materie prime in loco, si avvia a diventare un enorme distretto industriale, pronto ad ospitare gli stabilimenti di compagnie nazionali e, soprattutto, quelli delle società estere che investiranno nel paese.
In questo quadro la Landi Renzo, compagnia italiana leader nel settore dei sistemi a gas per autovetture, insieme all’uzbeka Uzavtosanoat Joint Stock Company, ha dato vita ad una nuova joint venture, denominata Avtosanoat – Landi Renzo, per la realizzazione di sistemi per la conversione delle automobili a benzina e diesel in auto con motore a gas, la quale porterà le due aziende a produrre, secondo le previsioni, circa 25mila pezzi all’anno.
L’obbiettivo del governo uzbeko è infatti quello di aumentare fino al 30% del totale il numero di veicoli dotati di un impianto a gas entro il 2016, (ad oggi solo il 10% ne ha uno) il che significa 900mila automobili spinte a metano o Gpl.
Per avere uno sguardo più approfondito sull’argomento Notizie Geopolitiche ha intervistato l’Ing. Nicola Vazzoler, direttore commerciale per l’India e l’Asia Centrale del gruppo Landi Renzo.
- Ing. Vazzoler, quali prospettive spingono un’azienda come la vostra ad investire in Uzbekistan?
“Il Gruppo Landi Renzo oggi, come in passato, ritiene strategicamente fondamentale la vicinanza ai mercati ed ai clienti. In quest’ottica, un paese come l’Uzbekistan, che dispone di importanti risorse di gas naturale e che ha messo a punto piani di sviluppo per lo sfruttamento delle stesse nel settore dei trasporti, non può non risultare interessante per un gruppo come il nostro, oggi l’unico in grado di fornire tecnologie e supporto completo, dal trattamento del gas, alla costruzione di stazioni di servizio, all’utilizzo su veicoli. L’interesse è inoltre accresciuto dalla presenza nel paese di unità produttive di un costruttore come General Motors, di cui Landi Renzo è partner globale”.
- Come ha trovato, negli aspetti strutturali, l’accoglienza da parte dell’Uzbekistan di una compagnia italiana del peso della Landi Renzo?
“L’accoglienza è stata certamente positiva, probabilmente grazie anche all’esperienza che Landi Renzo ha accumulato negli anni in numerose localizzazioni produttive e commerciali in Paesi quali Pakistan, Cina ed altri ancora. Un expertise che consente di superare senza troppi problemi i particolari aspetti burocratici e le differenze culturali rispetto all’Italia. Inoltre, l’aver individuato un partner locale quale UzAvtosanoat, adeguatamente strutturato ed a partecipazione pubblica, ha certamente agevolato il risultato”.
- Per il tipo di produzione che state per mettere in atto, avete trovato adeguate infrastrutture e ideali agevolazioni fiscali?
“L’unità produttiva che stiamo per avviare è collocata in una zona a sviluppo speciale (Fiez) voluta dal governo uzbeko per attrarre investimenti dall’estero e favorire sviluppo ed occupazione. Vi abbiamo trovato ottime infrastrutture ed adeguate competenze professionali: siamo convinti che possano crescere ulteriormente con la formazione ed il supporto qualificato che abbiamo previsto”.
- L’Uzbekistan ha aree in fermento: sono state date garanzie sulla sicurezza dei vostri dipendenti e dei vostri investimenti?
“A dire il vero, durante i numerosi viaggi nel Paese e le attività collegate allo sviluppo del progetto, non abbiamo mai avuto la percezione di significativi problemi di sicurezza o di un rischio di instabilità tale da dover considerare gli investimenti quali “a rischio elevato”. Riteniamo che la partnership sviluppata con aziende governative, inclusa General Motors Uzbekistan, una delle aziende chiave nei piani di sviluppo economico del Paese, offra in questo senso adeguate garanzie”.
- Ritenete di non escludere, forti dell’esperienza che state acquisendo, possibili ulteriori investimenti nelle altre repubbliche ex sovietiche dell’area?
“Come detto all’inizio, il Gruppo Landi Renzo ritiene strategicamente vincente la capacità di posizionarsi rapidamente ed in modo efficace sui mercati ad elevato potenziale di sviluppo. In quest’ottica non escludiamo, anzi monitoriamo e valutiamo costantemente ulteriori opportunità nell’area”.

da Notizie Geopolitiche



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