Vacanze 2013: è allarme zecca “killer” nelle zone boschive

Creato il 12 giugno 2013 da Giuseino @seriesmag

Allarme rosso per tutti quei vacanzieri che quest’anno hanno deciso di passare l’estate nelle zone del Triveneto e nelle aree rurali e urbane.

Si chiama encefalite trasmessa da zecche (o meningoencefalite da zecca o Tick-Borne Encephalitis, TBE) ed è una forma di encefalite dovuta alla diffusione di un virus a RNA (Tick-Borne Encephalitis Virus, TBEV) appartenente al genere Flavivirus, che viene trasmesso all’essere umano dal morso di zecche del genere Ixodes.

Il morso, per via dell’effetto anestetizzante della saliva della zecca, risulta indolore e nel suo sviluppo non mostra particolari sintomi. Oltretutto gli iniziali sintomi sono facilmente confondibili con una banale influenza.

Dopo un periodo di incubazione di 7-14 giorni in diversi casi la persona mostra febbre, cefalea, senso di stanchezza, nausea. Tali sintomi hanno durata variabile da 1 a 8 giorni. In alcuni casi si hanno complicazioni come paralisi e mialgia. Se trascurata e non curata, infatti, può colpire il sistema nervoso centrale con possibili danni permanenti e invalidanti.

I casi ogni anno non sono molti, circa 30, ma spesso gravissimi, talvolta mortali, e in costante crescita. La crescente diffusione di questo tipo di zecca ha una spiegazione ambientale: l’aumento della temperatura terrestre degli ultimi anni e all’incremento della fauna selvatica hanno infatti condizionato il protrarsi dell’attività di questi parassiti dall’inizio della primavera (Marzo) fino all’autunno inoltrato.


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