Vacanze a Londra – Parte III

Creato il 21 settembre 2015 da Temperamente

L'estate sta inesorabilmente scivolando via, ma le vacanze a Londra di proseguono per quest'ultima puntata settembrina (se vi siete persi la prima e la seconda, cliccate qui e qui) ; la bassa stagione, infatti, è ancora in pieno svolgimento, e molti si stanno concedendo solo adesso le vacanze che, per vari motivi, sono state rimandate in coda all'estate. Lasciamo allora che "Vacanze a Londra" distribuisca qualche piccola perla di saggezza anche a loro, dopodiché tiriamo tutti un bel respiro e rassegniamoci all'idea di incellofanare di nuovo le valigie e stiparle nel fondo polveroso di qualche armadio, magari con i costumi da bagno già dentro, così si risparmia tempo...

Suvvia, asciugatevi la lacrimuccia. , cari nostalgici dei bei tempi di agosto, , che proprio qualche giorno fa, il 9 settembre, siamo ancora in vacanza, e più precisamente a casa della Regina Elisabetta : la bisnonna del principino George è ufficialmente ha battuto il record prima detenuto dalla Regina Vittoria ; il regno di Elisabetta II, infatti, dura da 63 anni abbondanti, con buona pace del principe Carlo, che i 63 anni li ha superati da un pezzo, ma solo di età. la sovrana britannica più longeva della storia

Ora che ci siamo immersi nell'atmosfera regale di Londra e dintorni, passiamo ai suggerimenti di questa puntata: stavolta ci occuperemo di identificare alcuni luoghi, come per esempio i negozi , che ci potrebbe capitare di frequentare durante il nostro soggiorno.

, si sa, è alimento indispensabile per molti; che vogliate acquistare un panino, farcirvelo e poi tirarlo fuori mentre assistere al cambio della guardia davanti a Buckingham Palace, o magari riservarvelo per cena dopo una lunga giornata da turista, il posto in cui comprarlo è la , che è, appunto, una panetteria.

Piccola curiosità: la celebre Baker Street , ovvero la strada in cui è domiciliato lo Sherlock Holmes di Sir Arthur Conan Doyle, altro non è che , e se ve lo state domandando, sì, esiste davvero. la "strada del panettiere"

Nell'inglese colloquiale, è corretto anche dire o scrivere semplicemente , sottintendendo ; se vogliamo comunicare che stiamo andando dal macellaio, è sufficiente dire: "I'm going to the butcher's". Ecco spiegato, allora, il nome di molti locali, sia britannici che americani, che in numerosi film e telefilm hanno fatto alzare un sopracciglio agli spettatori: nomi da pub come e così via, sono traducibili in italiano con "Da Luke", "Da Dave" eccetera.

Anche se siete in vacanza, tra la temperatura più rigida e la mitica pioggia londinese, potrebbe capitarvi la sventura di beccarvi un raffreddore e doverlo curare . Se disgraziatamente siete sprovvisti di medicine, o se ancora più disgraziatamente ve le hanno smarrite in aeroporto, . Niente paura, nonostante il nome possa farvi pensare al misterioso laboratorio di un chimico, esso non è che la vostra salvezza risiede nel

Mangiato il panino, comprato un hamburger e passato il mal di testa, potrebbe saltarvi lo schiribizzo di acquistare dei giornali ; il posto in cui trovarne in abbondanza è il , nient'altro che . Il nome che all'inizio può sembrare un po' ostico, se suddiviso nei suoi componenti originari, assume perfettamente senso: ; quale migliore definizione per un venditore di giornali? , infatti, potrebbe essere tradotto con "rappresentante di notizie"

Solitamente lungi dall'essere grosso, è il classico negozio di alimentari , che molti dizionari traducono con "drogheria", termine che ha probabilmente ispirato pensieri confusi in diversi bambini italiani.

Ultima tappa della nostra panoramica dei negozi di Londra e dintorni, lo non vi troverete alcun treno , a meno che non sia capitato un incidente davvero mostruoso.

, infatti, è molto più normale trovare quaderni che binari, dato che si tratta di una cartoleria ; se aveste bisogno di una penna, sapete dove recarvi.

Nonostante social network ormai diffusissimi come Facebook e Twitter ci permettano di pubblicare migliaia di foto per documentare le nostre vacanze, nulla batte il fascino intimo e poetico di una bella cartolina ; dunque rompete gli indugi e procuratevene una scorta. Nella foto che ritrae un gigantesco Big Ben non comparirete anche voi, è vero, ma ritrovarsi nella cassetta della posta una bella cartolina è una piccola emozione che batte di gran lunga la comparsa di infinite foto su Facebook.

Scelta con cura la cartolina più bella, non resta che scrivervi poche righe significative, e visto che per qualche giorno (magari parecchi giorni, per i più fortunati) avete girovagato per il Regno di Sua Maestà, è legittimo buttare lì due o tre parole che vi conferiscano un fascino tutto

, ovvero "caro", è il modo in cui si indirizza qualsiasi tipo di lettera in inglese , persino scambi epistolari, siano essi cartacei o elettronici, di natura seria e ufficiale; pertanto non potete sbagliarvi: la vostra cartolina comincerà con " ...". E dopo qualche frase in italiano, ("sinceramente tuo/vostro"); quanto siate sinceri nell'augurare buone cose al destinatario riguarda solo la vostra coscienza. virate di nuovo verso l'inglese per la conclusione, affidandovi a un classico "Yours sincerely"

Mentre voi vi ingegnate per scrivere frasi diverse in ciascuna delle cartoline che dovete spedire, vi saluto anch'io, concludendo ufficialmente questa serie di "Vacanze a Londra" e dandovi appuntamento per le prossime puntate della rubrica , con argomenti tutti nuovi per cominciare alla grande questo nuovo anno.


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