Vacanze forzate

Creato il 29 novembre 2011 da Koalalondinese @farego

Che week end ragazzi miei!
Dopo gli eventi del tu-sei-licenziata, ho passato Venerdí da zombie fra letto e il fammi-uscire-a-fare-la-spesa-che-il-frigo-urla-vendetta!
Sabato c'era il sole, era ventoso ma la giornata cosí fragrante e invitante che vaffanchiappolo me ne sono uscita e sono andata a Southbank a vedermi le bancarelle dei libri usati!
Amo Southbank é cosí rilassante, lungo il Tamigi ti vedi da lontano il Big Ben e il parlamento, il London Eye e il fiume che lento scorre con i gabbiani che fanno a beccate per prendersi le molliche di pane che gli getto.
Ho letto in un libro che il fiume é come il tempo, tutto passa che vuoi o non lo vuoi tutto scorre e se ne va oltre il ponte, via trascinato dalle acque. In fondo é vero e quindi cerco di tenermi su, che aver perso il lavoro é solo momentaneo, quindi Sabato mi sono data alla passeggiata culturale.
Tutti quei libri, quegli odori di antico, muffa, polvere sapete? Solo un topetto di biblioteca come me puó capire, non ho comprato nulla e tirava un vento freddo ma quei libri e tutta la gente li a curiosare mi hanno riscaldata.
Per tutto il resto ci hanno pensato le bancarelle natalizie che erano lí lungo il pontile e che odori e sapori!
Per lo piú erano germaniche quindi krauti, birrone ghiacciate, wurstelloni strizzati nel pane caldo e mulled vine ossia vin brule a volontá!
Mi sono seduta al sole sulle scale a bermi un brodo di gallina caldo e per la prima volta mi sono sentita libera. Da quando mi sono trasferita a Londra ho solo lavorato, un anno e mezzo di lavoro e lavoro, sí con qualche break pubblicitario di vacanze ma comunque sempre lavoro.
Spesso, troppo spesso nel mio giorno di riposo fra il rincorrere le cose che durante la settimana non avevo fatto non uscivo proprio se non per fare la spesa. Mi dicevo no domani devo riandare al lavoro devo ancora fare questo e quello, fammi riposare, usciró un altra volta. E facendo cosí un anno e mezzo é passato, certo ho girato ma non quanto avrei voluto.
Mi capite?
Capita anche a voi?
Adesso forzatamente ho tutto questo tempo libero, tempo per girare, vedere, conoscere, incontrare e mi sembra surreale. Senza un lavoro uno si sente fuori dal mondo, ieri sono uscita una mia collega, ops ex-collega, voleva prendersi un caffé con me e parlare di come stavo e cosa era successo e mentre andavo all'appuntamento mi sembrava cosí strano!
Era l'ora di pranzo e il centro di Londra era un rushing di qua e di la, un camminare veloce, un ordinare un panino da mangiarsi veloce al desco e io ero lí, non ero a servire clienti, non ero ad allineare stampelle o a camminare su e giú aspettando un cliente, io ero a passeggiare!
Fa strano credetemi, fa strano perché una parte di me ovvio la piú seria, antica, allarmista mi punzecchia con la questione soldi mentre un'altra nuova o a cui forse non avevo mai dato voce, mi parla di libertá, mi da una visone nuova.
Ovvio é che la domanda ma mó che caxxo faccio? Si ripresenta peró la frusto via con un qualcosa faró, é un rischio che mi sono presa quando mi sono trasferita qui.
Credo che il segreto stia nel come vedi le cose, nel come le prendi Thomas Wayne disse a Bruce Wayne che cadiamo per imparare a rialzarci. É vero.
Onestamente non só cosa faró mi guardo attorno, penso, progetto, immagino e mi viene in mente Steve Jobs che fu licenziato dalla Apple, la sua Apple e che aveva taaaanto tempo per sé e non sapeva che fare se non uscire e pensare, certo sicuro che il fattore finanziario non gli pesava, peró sapete che fece? Sí compró da Lucas una piccola societá di animazione chiamata Pixar che non gli rendeva, ci giocó su e Toy Story fu creato e oggi la Pixar é quella che conosciamo! Oh e Steve con i soldi fatti con la Pixar si ricompró l'Apple!
Certe storie ti fanno sentire meglio.
Sir Koala ringrazia e saluta.
Se volete vedere le foto delle bancarelle di Southbank sono su la mia pagina di Facebook!

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