Vaccinazioni: parliamone

Creato il 14 ottobre 2015 da Lasfinge
14/10/2015
La settimana scorsa, il 5 ottobre, il Ministero della Salute ha segnalato in un comunicato stampa il calo della copertura vaccinale nel nostro paese: nel 2014 infatti la copertura vaccinale per le principali infezioni prevenibili (poliomielite, tetano, difterite, epatite B e pertosse) è scesa sotto la soglia del 95% in calo quindi rispetto al 2013 quando invece risultava al di sopra di questa soglia, il calo più drammatico comunque ha riguardato il vaccino Mpr (morbillo-parotite-rosolia) che da una copertura del 90,3% del 2013 è sceso nel 2014 all'86,6%, mentre è rimasto stabile il vaccino contro l'Haemofilus influenzae b con il 94.5% di copertura.
Nel comunicato naturalmente il Ministero mette in guardia dai rischi potenziali di una tale situazione: come è intuibile infatti un'adeguata copertura vaccinale basta a proteggere l'intera popolazione (compresi coloro che non possono vaccinarsi per particolari condizioni e/o patologie) mentre scendere al di sotto delle soglie di sicurezza comporta rischio di epidemie di malattie che oltretutto, essendo ormai scomparse, rischiano di non essere diagnosticate e trattate in tempo utile.
Oggi il problema vaccinazioni viene affrontato anche dall'OMS in una prospettiva globale: secondo i dati diffusi oggi dall'OMS nel mondo un bambino su cinque non è coperto dalla ordinaria profilassi vaccinale ed ancora oggi ogni anno muoiono un milione e mezzo di bambini a causa di malattie prevenibili con i vaccini esistenti.
L'OMS si propone quindi di comprendere e superare i motivi che stanno alla base delle mancate vaccinazioni dei bambini: il primo aspetto considerato riguarda il dolore ed il pianto dei bambini al momento della iniezione. La disperazione ed il pianto del piccolo al momento della vaccinazione causano ansia negli adulti di riferimento, che perciò potrebbero essere indotti a dilazionare o evitare altre vaccinazioni: il primo problema quindi è riuscire a rendere accogliente e gradevole l'ambulatorio vaccinale, rendendo il momento per quanto possibile sereno.
Esistono accorgimenti molto semplici efficaci nel rendere meno traumatica e dolorosa la puntura e da questo punto di vista la preparazione del personale preposto e la presenza di un ambiente rassicurante ed adatto all'intrattenimento ed alla distrazione dei bimbi sono essenziali.
In realtà l'altro problema è vincere le resistenze legate ad una cattiva informazione soprattutto diffusa da alcune correnti "culturali" che riescono a condizionare l'opinione pubblica.
Da questo punto di vista è fondamentale una informazione corretta e diffusa capillarmente in linguaggio sintetico e facilmente accessibile: secondo l'informativa aggiornata dell'Iss, ad esempio, il morbillo causa dalle 30 alle 100 morti per 100.000 bambini colpiti, con complicazioni encefalitiche in un caso su 1.000.
Gli eventuali effetti indesiderati del vaccino contro il morbillo invece, sono assolutamente rari e riguardano percentuali ben più esigue, la complicanza encefalitica è trascurabile e si tratterebbe di un  caso su 2 milioni, anche se non è facile,vista la rarità dell'evento, essere sicuri che la causa della infezione sia effettivamente il vaccino, infine e soprattutto, contrariamente alla malattia, il vaccino ha mortalità zero!