Comilva commenta la posizione presa dalla trasmissione Presa Diretta in tema vaccinazioni in onda su RAI 3 il 10\01\16
Commentiamo, a freddo, il minestrone servitoci domenica scorsa da RAI3 sulle vaccinazioni: tra gite, scivoloni e tormentoni intramontabili ci è venuta voglia di raccontarvi una storia diversa da quella che abbiamo visto. Già, antivaccinisti che non siete altro...
10 gennaio 2016: va in onda lo show dei vaccini. RAI3, con la trasmissione PRESA DIRETTA [1], condotta con piglio cabarettistico dall'ineffabile Riccardo Iacona e dalle sue "girls", manda in onda uno spot infinito dedicato ai vaccini e ai VACCINISTI convinti. Tutti gli altri sono "ANTIVACCINISTI".
Il commento potrebbe finire qui, se non fosse che ci preme dire la nostra, come sempre, in barba al totalitarismo dell'informazione a senso unico, ai paradigmi e alla disinformazione imperante sull'argomento.
L'incipit non poteva essere che la celebrazione delle vaccinazioni dei pupi ministeriali (cari) esibiti loro malgrado al popolo gregge perché accorra ad abbeverarsi alla fonte della scienza di regime. Peccato che, nemmeno iniziato il programma, ci sia la prima scivolata lunga sul trivalente MPR definito "il primo vaccino obbligatorio che si fa dal 12° al 15° mese... peccato che non sia né il primo né sia obbligatorio. Sulle esortazioni della Ministra a vaccinarsi sorvoliamo, tanto le sappiamo a memoria come l'Ave Maria oramai.
Non poteva mancare il riferimento istituzionale all'OMS per avere idea di chi sono questi famosi "ANTIVACCINISTI", ma crediamo che per farlo potesse bastare la semplice consultazione del sito, invece di raggiungere i prestigiosi uffici regionali europei a Copenaghen (gita N. 1).
Al secondo posto in ordine di comparizione arriviamo noi (onorati...): anche qui il caro Maurizio Bigi (che conosciamo e rispettiamo come professionista) non fa un buon servizio alla cronaca, preoccupato com'è di trovarsi in casa la sede del COMILVA: attribuisce a Rimini la paternità dei movimenti che continuano a definire "antivaccino" (ma che in realtà sono, come sappiamo bene, movimenti per la libertà di scelta) e, con la partecipazione del narratore, annuncia la preoccupante soglia del 92% (2013) della copertura vaccinale dei vaccini obbligatori (a fronte della conclamata soglia di sicurezza del 95% minima necessaria, sempre per la famosa questione del gregge...).
Basta guardarsi un attimo attorno [2] per rendersi conto che la Provincia Autonoma di Bolzano si attesta nel 2014 ad un bel 88.5% circa, con buona pace di tutti e senza alcuna emergenza. Non poteva mancare nemmeno la solita lamentela della bassa copertura vaccinale per il morbillo, ma anche qui il riminese e l'Emilia Romagna (88.2%) segnano il passo ad altri protagonisti nazionali come la Valle D'Aosta (77.6%) e, ancora una volta, l'Alto Adige (68.8%). E poi, la solita litania della protezione degli "sfortunati" che non possono essere vaccinati e che sono a rischio a causa di quelli che non si vaccinano, quando sappiamo benissimo che la diffusione virale avviene anche attraverso i vaccinati (vedi in particolare pertosse e morbillo...) [3][4].
La nostra associazione viene vista "da lontano", attraverso alcune incursioni nel nostro sito internet e con alcuni passaggi (rubati con una telecamera nascosta) di un recente incontro tenutosi a Cesena dove compare l'Avv. Luca Ventaloro. Pochi passaggi che servono al cronista per rifinire la nostra collocazione "antivaccinista", per dire che la famosa Sentenza di Rimini [5] (Autismo da vaccino MPR) è stata superata in appello (e noi, secondo la cronista, non l'abbiamo detto, peccato che abbia letto solo l'articolo del 2012 e non quello di quest'anno [6]). Almeno leggete per favore!
Dopo l'intervista al dott. Eugenio Serravalle (AsSIS), (sempre pregevole e preciso, incalzato in modo pesante da una giornalista che pretende addirittura di citare pubblicazioni scientifiche per dimostrare che le segnalazioni di reazioni avverse ai vaccini in Italia sono pressoché inesistenti) va in scena l'esimio Walter Ricciardi, che ha l'onore di essere intervistato dal conduttore stesso. Il boss dell'ISS tende sempre a scivolare sui numeri dei decessi per la mancata vaccinazione antinfluenzale (incorreggibile), mentre ci rassicura, ahimè invano, sulla farmacovigilanza [7] nel nostro Bel Paese. Si lancia poi in un excursus storico sulla qualità dei vaccini (a dir suo sempre più sicuri) confidandoci che negli anni passati le quantità di sostanze immunogene dei vaccini singoli (polio, vaiolo...) erano migliaia di volte maggiori rispetto agli attuali vaccini multidose (esavalente ad esempio). Ma forse dott. Ricciardi ci sta dicendo cose che i suoi colleghi, qualche anno fa, non ci hanno mai detto?
Cosa piuttosto imbarazzante, comunque, mettere in associazione il dosaggio di antigene per un vaccino singolo con una risposta immunitaria multipla fra vaccini virali e batterici di diversa natura richiesta al nostro Sistema Immunitario (SI) da un vaccino multidose, come pure mescolare immunità naturale ed artificiale come fossero sovrapponibili, sia in termini di efficacia che di sicurezza. Molto imbarazzante!
La morte per difterite della bambina in Spagna la fa da padrona (e qui ci scappa anche la gita N. 2) in questa fase della trasmissione: è sempre doloroso parlare di questi eventi, ma diventa scandaloso e ripugnante quando l'argomento serve a strumentalizzare la propaganda.
Noi, come altri, abbiamo scritto sul caso [8] e non svilupperemo oltre la questione, per rispetto della dignità e della pietà umana, ma invitiamo tutti ad approfondire il tema [9] anche attraverso altre fonti di informazione, piuttosto che rimanere superficialmente sulla rivendicazione "è tutta colpa degli antivaccinisti ... integralisti e settari".
Vogliamo segnalare solo un lavoro interessante sul caso, prodotto peraltro da Epicentro [10], nel quale si legge:
"Il tema più urgente è però la mancanza – o l'accesso limitato – all'antitossina difterica (DAT) in molti Paesi europei, inclusa l'Italia. La mancanza della DAT è dovuta alla forte diminuzione dell'incidenza della malattia dopo l'introduzione della vaccinazione di massa in Europa a partire dagli anni Ottanta..."
Alla fine di questo passaggio della trasmissione c'è un qualche sussulto di razionalità quando si scopre che gli adulti non hanno una copertura adeguata contro questa malattia... chissà perché!... purtroppo però nessuno se lo chiede e si va avanti con lo show.
Si torna in studio e ci si prepara al clou della trasmissione, l'Autismo! Ma prima di arrivarci, visti i livelli raggiunti dalla bava lasciata nel leccare il totem vaccinale, ecco un'altra scivolata clamorosa: sempre la famosa giornalista che ha intervistato Serravalle, imbracciato il suo PC a mo' di Kalashnikov, ci illumina sul fatto che attualmente il conservante mercurio (Thimerosal) per fortuna non c'è più (ciccia per chi se l'è beccato...) ed è stato sostituito dall'alluminio... ahi ahi ahi signorina, lei mi è caduta sull'alluminio! Idrossido di Alluminio, adiuvante, farmaco che si unisce alla sostanza da cui si attende l'effetto principale (detta base) per completarne o aumentarne l'azione (altro che conservante!). Ovviamente nulla di tossico secondo LORO.
Vorremo brevemente ricordare a costoro che l'esposizione (per via parenterale, non gastrointestinale) all'alluminio durante l'inizio della profilassi vaccinale prevista al compimento del secondo mese di vita di un infante, comporta una dose di alluminio pari a 945 microgrammi di alluminio (0,945 mg di Al): rapportando questa esposizione, non cronica ma limitata nel tempo (perché poi i metalli si depositano nei tessuti), al tasso plasmatico inteso come soglia di sicurezza, oltre la quale possono insorgere danni neurologici avremo il seguente prospetto di calcolo:
Quanto illustrato, ci porta a concludere che un infante di 2 mesi di vita in una unica seduta di somministrazione di vaccinoprofilassi prevista attualmente dal calendario vaccinale (esavalente + monovalente), viene esposto ad una quantità di alluminio pari a 131 volte il limite massimo tollerabile, a quasi 33 volte la dose di alluminio capace di provocare danni al sistema nervoso centrale e a quasi 20 volte la dose di allumino potenzialmente capace di far insorgere una encefalopatia. Fate i vostri conti!
Torniamo alla cronaca della trasmissione: va in scena la demolizione mediatica del dott. Massimo Montinari, con "l'autorevole" partecipazione dell'ineffabile dott. Di Grazia, passato alle cronache come "divulgatore scientifico". Il dottor Di Grazia lo abbiamo conosciuto in altre occasioni [11] e non possiamo certo annoverarlo fra i nostri più assidui estimatori, per cui evitiamo ogni forma di inutile perditempo. Conosciamo e stimiamo la professionalità del dott. Massimo Montinari con il quale abbiamo più volte collaborato nel passato e pensiamo che avrà modo di difendersi e di rispondere alle accuse infamanti che gli sono state rivolte. Pensate che la giornalista, per poter intervistare il dott. Montinari, si è fatta una bella gita a Miami (gita N. 3), con la scusa di incontrarlo in una clinica prestigiosa dove, a suo dire, gli avrebbe dato un appuntamento. Incontrarlo in Italia no eh?
Con l'intervista del dott. Vicari (neuropsichiatria infantile del Bambino Gesù di Roma) entriamo ancora di più nel mondo dell'autismo, e lo facciamo – a quanto pare – con uno specialista della teoria genetica: apprendiamo da questo medico che il vaccino potrebbe avere al più un ruolo di "favorente i processi infiammatori di un cervello che si sta sviluppando in modo anomalo"... perché – sappiatelo bene – , secondo il dottore, l'autismo è presente fin dalle primissime fasi prima della nascita, a livello embrionale. Fattori di rischio: fratelli autistici e papà anziani... tutto qua! Tutto dimostrato chiaramente da studi scientifici! Ma allora, caro dott. Vicari, lei ci sta illustrando la famosa teoria dell'uovo e della gallina, perbacco! Di quanti fratelli avremmo bisogno per spiegare il fenomeno? I 700 casi di cui parla per il suo ospedale in che misura appartengono a questa ipotesi? Se la natalità media è di 1,37 [12] figli per donna (per le donne italiane, senza contare il contributo straniero si scende a 1,29) dovremo capire bene se l'incidenza di autismo nei figli unici ha a che fare anche con un terzo di fratello (contributo statistico) o se per caso non ci siano altri fattori da considerare.
Ma la domanda più importante che le vorremmo fare riguarda proprio i processi infiammatori indotti a livello cerebrale: come li misura? Si verificano forse in tutti i bambini e che conseguenze hanno? E ancora: come viene fatta una anamnesi corretta e completa per determinare se un bambino alla nascita (o in gestazione) è un soggetto autistico o potenzialmente tale e quali cautele dovremmo prendere in tal caso? Quali sono i rischi di encefalite da morbillo rispetto all'incidenza di autismo, che attualmente negli USA (2014) pare sia almeno di 1 in 68 [13] nati (nei maschi 1 in 42 [14])? Come ci spiega il progressivo aumento di questa incidenza negli anni (nel 2000 il dato era di 1 in 150 nati).
Quanti e quali altri danni minori rispetto all'autismo dobbiamo considerare e come possiamo spiegare che gli alunni con disabilità nel sistema scolastico italiano sono complessivamente 222.917 [15], pari al 2,5% dell'intera popolazione (dati 2013, si presume che nel 2015 questo numero abbia raggiunto le 250.00 unità) mentre appena nel 2005 erano 155.657?
Ed ora arriviamo ad Andrew Wakefield: storia nota, ma non tutti la conoscono "intera". Vi rimandiamo per questo a due lavori che abbiamo pubblicato [16][17][18]. Degna di nota è l'intervista al dott. Michael Fitzpatrick, il quale al di là dello scontato sostegno verso le vaccinazioni afferma una cosa importante: chi vive il dramma dell'autismo nei propri figli non ha nessuno a cui rivolgersi per tentare di curare questa patologia e quindi, cari signori, c'è poco da pomparsi dietro al paravento della cosiddetta Comunità Scientifica che valida questo e quello o che nega quest'altro. Questa Comunità NON è in grado oggi di dare delle risposte o almeno degli indirizzi per capire le cause del problema e intraprendere una strada correttiva e risolutiva dello stesso!
Per rafforzare il risorgere del vaccino MPR dopo lo spauracchio Wakefield si mette in scena l'epidemia di morbillo in Galles (gita N. 4): tutti a vaccinarsi anche qui (giovani e meno giovani) dopo la calata delle coperture a causa del cattivo dottore radiato dal suo Ordine dei Medici... e nessuno a chiedersi perché si dovevano vaccinare anche le persone già vaccinate e perché, ancora una volta, si ammalavano anche i vaccinati. Domanda inutile se la risposta non interessa! Anche qui (doloroso dirlo) non poteva mancare il morto: un giovane di 25 anni di cui però nessuno sa se era stato vaccinato o meno.
Sui morti da morbillo potremo discutere per ore: ricordiamo brevemente una recente pubblicazione del dott. Gava [19] dal titolo "Londra. 40 bambini uccisi dal vaccino MMR, la realtà potrebbe essere 10 volte più grave". In questo articolo leggiamo:
"Quaranta bambini sono morti [20] dopo una vaccinazione di routine con MMR (Morbillo, Parotite e Rosolia) e 2.100 in più hanno subito una reazione post-vaccinale grave, le autorità sanitarie del Regno Unito sono state costrette a divulgare questa notizia in settimana – e queste cifre sono solo la punta dell'iceberg. Due dei bambini vaccinati hanno subito danni al cervello irreversibili, e altri 1.500 bambini soffrono di problemi neurologici, tra cui 11 casi di encefalite e 13 casi di epilessia e coma. Nel complesso, ci sono stati più di 2.100 reazioni avverse al vaccino per l'infanzia nel Regno Unito negli ultimi sette anni".
Ma i vaccini non erano sicuri ed efficaci?
Sulla questione dell'epidemia di morbillo nel Galles (primavera 2013) ha scritto molto l'INDIPENDENT: ci riporta alla memoria che, nel 1998, dopo un'analisi degli studi sulla sicurezza del vaccino MMR (MPR in Italia), prima della sua introduzione sul mercato, fu raccomandato di preferire l'uso del singolo vaccino contro il morbillo piuttosto che l' MMR [21]. Sei mesi più tardi, nel settembre 1998, il governo britannico ritira la licenza di importazione per i vaccini singoli, bloccando di fatto questa opzione per i genitori.
Ma se la preoccupazione principale del governo britannico fosse stata quella di proteggere i bambini dal morbillo, perché impedire ai genitori di scegliere il vaccino singolo? Quando furono chieste le motivazione di questo ritiro ad Elisabetta Miller, della Health Protection Agency, quest'ultima rispose: "permettere ai genitori di scegliere il singolo vaccino contro il morbillo equivale a distruggere il nostro programma MMR". Quindi una ragione meramente commerciale e non sanitaria.
Nonostante le affermazioni istituzionali sulla sicurezza del vaccino MMR, due dei tre marchi introdotti nel 1988 (PLUSERIX e IMMRAVAX) furono ritirati per motivi di sicurezza dopo aver provocato numerosi casi di meningite. THE INDIPENDENT riporta l'articolo originale del 1992 intitolato "Children received vaccine despite meningitis" [22].
Nel settembre 1992 la SmithKline Beecham [l'attuale GSK] obbliga uno stop urgente del vaccino PLUSERIX utilizzato nel Regno Unito. Altissimi rischi di reazioni anafilattiche vengono riportati negli Stati Uniti e pubblicati nello studio "Allergic reactions to MMR vaccine" [23].
Nello stesso periodo compare il famigerato vaccino MMR II della Merck Sharp & Dhome in sostituzione dei sopra citati PLUSERIX e IMMRAVAX. Non dimentichiamo che il governo americano ha pagato milioni di dollari per i bambini a cui questi vaccini hanno "Causato l'Autismo". Una recente concessione del governo presso la Corte Vaccinale Statunitense conferma che le affermazioni dei genitori erano valide da tempo.
THE INDEPENDENT svela i retroscena di questa vicenda: le persone da biasimare sono i Dirigenti del Dipartimento della Sanità e in particolare il Direttore del Programma di Immunizzazione, Professor David Salisbury, e il Ministro della Salute Earl Howe che il 26 febbraio 2013 in una discussione al Parlamento, alla domanda su quale è il motivo del recente aumento del numero di casi di morbillo, ha risposto che è dovuto alla riduzione della copertura del vaccino MMR avvenuta dieci anni prima, a causa dello studio pubblicato da Andrew Wakefield 14 anni prima su The Lancet, nel febbraio 1998.
Il Ministro Howe, in relazione ai casi riferiti recentemente e al 2012, ha specificato che la percentuale più elevata di casi di morbillo si è verificata nei bambini sotto i cinque anni di età, e che solo "una minoranza di casi nel 2012 può essere attribuita al calo della copertura vaccinale e che la percentuale di soggetti vaccinati con MMR è attualmente a livelli storicamente elevati". [24]
La Sanità del Regno Unito stava quindi semplicemente raccogliendo i frutti del fallimento della campagne di vaccinazione con MMR; l'inefficacia del vaccino contro il morbillo non è nuova e sarà destinata ad aumentare nel corso degli anni.
Il clou finale è riservato alla "gita N. 5", in Uganda. Come poteva mancare la nostra cara Africa? Si va in Uganda a vedere come si vaccinano volentieri i bambini di quel paese e ci viene detto di come la vaccinazione abbia salvato molte vite e abbia ridotto l'incidenza della malattia.
Noi, sempre per quella odiosa abitudine di farci venire dei dubbi, ci siamo fatti due conti sui dati pubblicati dall'OMS [25] ed abbiamo scoperto che le cose non stanno proprio come le hanno raccontate nello show di PRESA DIRETTA. La nostra brava dottoressa (che ammiriamo per la dedizione, al di là delle diversità di opinione) che a causa di problemi di budget il governo ugandese aveva ridotto i fondi destinati alle vaccinazioni (2008) e che per questo motivo i casi (di morbillo) erano aumentati, rendendo così chiaro a tutti come siano correlabili questi dati. Messi in fila i dati OMS ci risulta quanto segue:
La curva in blu indica la copertura vaccinale e si legge nelle ordinate di sinistra mentre i casi di morbillo corrispondono alla curva arancione e si leggono nelle ordinate di destra. Oltre ai dati mancanti, notiamo un andamento piuttosto irregolare nella relazione copertura/casi: esplodendo il periodo degli anni 2000 vediamo che:
Non esiste nessuna relazione chiara fra i due parametri, anzi a fronte di risalite della curva relativa alla copertura vaccinale corrispondono talvolta aumenti apparentemente "inspiegabili dei casi". E l'Uganda non è l'unico esempio del genere, anche alcuni dei paesi confinanti riportano lo stesso andamento:
Ci preme sottolineare anche che la problematica delle cosiddette "malattie prevenibili con le vaccinazioni" non è forse la piaga più urgente da risolvere per queste popolazioni: anzi, risolvendo prima e meglio il problema della denutrizione e delle condizioni igienico sanitarie forse, potremo aiutare a risolvere meglio anche quello delle malattie infettive.
Riferendoci alla pubblicazione dell'OMS sull'andamento epidemiologico della prima infanzia [26], notiamo come le cause di morte prevalenti siano ben altre:
E che la malnutrizione ha un effetto devastante sulle possibilità di autodifesa dei bambini, esponendoli a tutte le possibili complicazioni di una semplice (alle nostre latitudini) malattia infettiva.
Eppure questi bambini più disgraziati e sfortunati non li abbiamo visti nel servizio che ci ha regalato il nostro Iacona.
Che dire: da una televisione di servizio, pagata con i soldi dei cittadini, ci saremo aspettati un po' più di servizio e meno propaganda becera e banale: fare servizio significa in primis dare informazioni, darle completamente, con precisione, creando una cultura vera.
Fare il giornalista significa farsi delle domande, cercare con pazienza e curiosità delle risposte, forse più di una perché la verità non si trova sullo scaffale del supermercato ma costa fatica ed è una perla rara. Fare giornalismo NON significa recitare a comando un copione, ripetere come un pappagallo cose già dette e ridette, mandare in onda servizi confezionati anni fa da altre televisioni straniere (vedi il caso Wakefield)... significa indagare sul serio e, per favore... non andare in gita, peraltro inutilmente.
Ma evidentemente noi, questi giornalisti e questa televisione, semplicemente NON ce li meritiamo. Pertanto non resta che dire: THE SHOW MUST GO ON!
Bibliografia
[1] http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-bd1a30f1-3d31-49e0-afa8-2eab3d3aaba2.html#p=0
[2] Vaccinazioni dell'età pediatrica. Anno 2014 (coorte 2012); Coperture* vaccinali (per 100 abitanti), calcolate sui riepiloghi inviati dalle Regioni e PP.AA. (per singolo antigene); Aggiornamento 15/10/2015. Fonte: elaborazioni UFFICIO V – Malattie infettive e profilassi internazionale – DG Prevenzione Sanitaria – MINISTERO della SALUTE. Informazioni: Dr.ssa Elvira Rizzuto, e.rizzuto@sanita.it
[3] http://comilva.org/il-morbillo-viene-trasmesso-anche-dai-vaccinati/
[4] http://comilva.org/la-brutta-e-taciuta-storia-del-vaccino-antipertosse/
[5] http://comilva.org/sentenza-del-tribunale-del-lavoro-di-rimini-stabilisce-il-nesso-fra-vaccino-mpr-e-autismo/
[6] http://comilva.org/la-sentenza-riparatrice/
[7] http://comilva.org/influenza-influenze-e-farmacovigilanza-qualcosa-da-rivedere/
[8] http://comilva.org/un-caso-di-difterite-in-spagna-parte-il-tam-tam-agli-untori/
[9] http://comilva.org/lo-spettro-della-difterite-in-russia/
[10] http://www.epicentro.iss.it/problemi/difterite/Spagna2015.asp
[11] http://comilva.org/mmr-e-autismo-il-caso-wakefield-come-emblema-del-cover-up-scientifico/
[12] http://www.istat.it/it/archivio/174864
[13] http://www.autism-society.org/what-is/facts-and-statistics/
[14] http://www.cdc.gov/ncbddd/autism/data.html
[15] http://www.istruzione.it/allegati/integrazione_scolastica_degli_alunni_con_disabilita.pdf
[16] http://comilva.org/mmr-e-autismo-il-caso-wakefield-come-emblema-del-cover-up-scientifico/
[17] http://comilva.org/il-cdc-si-rifiuta-di-consegnare-i-documenti-al-congresso/
[18] http://comilva.org/cdc-bugie-e-dati-falsi/
[19] http://www.informasalus.it/it/articoli/londra-bambini-morti-vaccino.php
[20] http://www.thetimes.co.uk/tto/public/sitesearch.do?querystring=40+vaccine&p=tto&pf=all&bl=on
[21] http://www.independent.co.uk/life-style/health-and-families/health-news/full-statement-by-mmr-scare-doctor-andrew-wakefield-the-government-has-tried-to-cover-up-putting-price-before-childrens-health-8570596.html
[22] http://www.independent.co.uk/news/uk/children-received-vaccine-despite-meningitis-link-1551697.html
[23] http://pediatrics.aappublications.org/cgi/content/abstract/89/1/168-b
[24] http://www.publications.parliament.uk/pa/ld201213/ldhansrd/text/130226w0001.htm#13022685000532
[25] http://www.who.int/immunization/monitoring_surveillance/data/en/
[26] http://www.who.int/maternal_child_adolescent/epidemiology/profiles/neonatal_child/uga.pdf?ua=1
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