Oggi vi segnalo un libro a cui tengo, un libro un pò pratico, un pò poetico: Vademecum per la Biodiversità Quotidiana – Manuale per seed savers: custodire sul balcone e nell’orto semi e piante dimenticate.
“Il primo passo è mettersi in cammino: la biodiversità si trova nei campi. E si alimenta delle relazioni con altre persone: contadini, custodi di semi, giardinieri, consumatori critici, guerriglieri verdi, abitanti di paesaggi”.
Incontri “collettivi”, con le realtà e le comunità che promuovono gli scambi dei semi e si battono per la loro salvaguardia, “lista della spesa biodiversa”, dai mercati contadini ai gruppi di acquisto solidali, scegliere un ristorante dove si guarda alla varietà come un elemento di cultura alimentare e non solo come una riga del menu.
Questo e molto altro è un percorso per la salvaguardia della biodiversità.
Questo libro spiega:
- dove acquistare o scambiare i “semi dimenticati”
- come coltivare piante di varietà “perdute” sul proprio balcone o nell’orto di casa, con le tecniche di base e gli esempi pratici
- dove incontrare e conoscere le realtà e le comunità che promuovono gli scambi dei semi e si battono per la loro salvaguardia
- la lista della “spesa biodiversa”, dai mercati contadini ai gruppidi acquisto solidali, per la propria “sovranità alimentare”
- come promuovere e sostenere le economie alimentari locali.
Chiudono il libro le storie straordinarie dei seed savers in Italia e una “mappa” per non smarrirsi tra un broccolo e un melo.
Senza dimenticare il testo iniziale di Pia Pera da cui ho tratto questo stralcio:
“Ogni varietà, che si tratti di alberi, fiori, ortaggi, riso o cereali, oppure di una lingua, un dialetto, rappresenta qualcosa di irripetibile, qualcosa che, una volta perduto o dimenticato, nessuno potrà più riportare in vita.”