Daniela Barisone, classe 1986, conosciuta nel web come Queenseptienna. È grafica, editor e correttrice di bozze. Collabora con Dreamspinner Press. Gestisce il sito letterario Scrittevolmente.com e adora steampunk, fantascienza e distopie, oltre ai vampiri idioti. Collabora con altri blog, come Sognando Leggendo, House of Books e Hey Kiddo! (dedicato ai bambini). Redattrice presso ST-Books, marchio editoriale nato con GDS e Scrittevolmente. Autrice di Lite Editions e curatrice per essa di diversi progetti editoriali quali Fantaerotika, GialloNero e Il velo di Holmes.
Per la Mela Avvelenata produce il 90% delle cover.
Sito: http://queenseptienna.livejournal.com/
Autore: Daniela Barisone
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Edito da: La Mela Avvelenata Book Press (Collana: Horror)
Prezzo: 1.99 €
Genere: horror, drammatico, erotico, lovecraftiano
Formato: epub
Voto:
Trama: Vae victis è una locuzione latina che letteralmente significa Guai ai vinti. È divenuta proverbiale in molte culture e viene più frequentemente utilizzata come amaro commento dinanzi a una crudele sopraffazione o a un beffardo accanimento di chi ha di fronte un avversario non più in grado di difendersi.
È in una situazione di ossessione psicologica che i detectives Dave Carter ed Erik Hangover si muovono, in una Chicago anni ’30 in mano ad Al Capone. Ma l’arresto del mafioso è l’ultimo dei loro pensieri, perché la loro vita è un sogno dentro il sogno e le ossessioni sessuali sono di quanto più difficile e terribile da affrontare… soprattutto quando la donna che ti fa uscire pazzo è morta.
Recensione
di CriCra
In un sonnacchioso e tranquillo pomeriggio di domenica, ecco che la mia cara amministratrice Nasreen, del Blog Sognando Leggendo, mi contatta sulla chat di Facebook e mi chiede: “Ehi, Cri! Che ne dici, ti va di fare una sorpresa a Daniela e recensire il suo nuovo racconto?” Io da parte mia le dico: “Sbircio un attimo la trama e ti faccio sapere”.
Ed eccomi qui appunto a cercare di commentare adeguatamente, dopo presa visione della trama, il nuovo breve racconto di Daniela Barisone: Vae Victis che tradotto in italiano sta per “Guai ai Vinti”. Per chi non lo sapesse Daniela è una nostra amica e valida collaboratrice qui sul Blog, quindi recensire una sua storia obiettivamente parla
In questa vicenda, Daniela ci ha voluto regalare una sua versione del tutto personale di un episodio ambientato a Chicago nel 1930. I protagonisti sono due agenti federali del dipartimento del tesoro, Dave Carter ed Eric Hangover, facenti parte del famoso gruppo degli “Intoccabili”. Agenti integerrimi al servizio della giustizia per contrastare i loschi traffici del gangster Al Capone, uno dei maggiori Boss della malavita nella città di Chicago.
Lo spirito di abnegazione e giustizia che risiede in questi due personaggi risalterà istantaneamente agli occhi del lettore, rendendoli degni del ruolo che gli è stato adibito. Dave ed Eric ci conquisteranno inoltre anche nella loro veste di uomini comuni, con i loro interessi, difetti, fissazioni, i loro sogni e segreti più nascosti.
C’erano giorni in cui malediceva il lavoro
di poliziotto, poi si ricordava che mai e poi mai
avrebbe abbandonato la sua caccia. Non era
entrato a far parte della rosa degli Intoccabili
per lamentarsi, ma per agire e fare concretamente qualcosa.
A tutto questo, poi, non mancherà di notare come l’autrice abbia aggiunto un tocco di sensuale omoerotismo e horror soprannaturale. Crimini efferati. Possessioni occulte. Creature maligne e ossessioni peccaminose. Il linguaggio è schietto, conciso, cristallino e inflessibile poiché è appunto il contesto narrativo che lo richiede. Le descrizioni, sia logistiche che quelle date su ogni singolo personaggio, sono a dir poco eccezionali, specie quando viene trattata la parte inerente alle creature soprannaturali nella storia. Nessun minimo dettaglio è lasciato al caso. Tutto è collocato nel posto giusto, al pari di un delicato e complicato ingranaggio d’orologio. Lasciano senza fiato per la loro chiarezza. Degne di una provetta sceneggiatrice cinematografica.
I Sognatori iniziarono a fare qualcosa di diverso
dal camminare dormendo. Le loro braccia si allungarono,
le dita divennero artigli che si aggrappavano alle giacche
dei tre e li costrinsero a rallentare. Dalle loro bocche
continuavano a uscire lamenti di una litania fatta di lingue
sconosciute. Come novelli Prometei usciti dalle pagine di
un libro di Mary Shelley, parevano quasi senza vita.
Come giudizio personale, posso solo dire che questo è il primo racconto che leggo di Daniela Barisone. E devo dire che mi ha praticamente conquistata. In queste pagine c’è davvero tanta roba che ti lascia soddisfatta e sazia. Pathos, suspense, avventura e soprannaturale, uno dei miei generi letterali preferiti.
Quindi non posso che fare i miei più sinceri complimenti a Daniela, augurandole un grosso in bocca al lupo per il suo brillante futuro di scrittrice. Ed io vi consiglio calorosamente di leggere questo suo racconto e magari anche tutti gli altri che finora sono stati scritti da questa mente geniale. Buona lettura a tutti!